Rigenerazione urbana ad Atene: un viaggio per scoprire nuovi modelli di sviluppo e dinamiche di mercato

Esplorare e imparare: queste sono le parole chiave che hanno guidato il viaggio ad Atene di Toufic Rifai e Filippo Mercuri, architetti di Lombardini22. Un viaggio di quattro giorni in una città estera, per entrare in contatto con i protagonisti della scena locale - architetti, designer, imprenditori, editori e innovatori - che hanno aperto le porte dei loro spazi per condividere approcci e modelli di business. È stata un’opportunità per immergersi nell’avanguardia urbana, dialogare con city-makers e operatori culturali e comprendere l’anima creativa della città e le dinamiche di innovazione che la rendono unica.

Che cosa abbiamo visto ad Atene?

Atene sta attraversando una fase di ripresa economica che sta ridefinendo le opportunità nel settore immobiliare e architettonico. Il turismo gioca un ruolo cruciale, alimentando la domanda nel settore dell’ospitalità. Parallelamente, l’interesse cresce anche intorno al recupero e alla rigenerazione degli edifici abbandonati, per trasformarli in spazi produttivi, residenziali o direzionali.

All’interno di questo panorama, gli attori principali nel settore dell’architettura operano con obiettivi differenti e un approccio distintivo: se alcuni concentrano l’attenzione su progetti privati, con un focus sul turismo e sull’immobiliare, altri operano in ambito pubblico, contribuendo attivamente al city-making e alla trasformazione urbana.

Affinché un intervento di rigenerazione sia efficace, è fondamentale la piena comprensione del territorio.

Non basta studiare la sua conformazione fisica, il territorio è molto di più: è cultura, usanze, abitudini sociali, relazioni economiche. Per questo motivo, Lombardini22 adotta un approccio multidisciplinare che consente di trasformare lo spazio in modo sostenibile, inclusivo e innovativo. Questo approccio si sviluppa su più livelli e comprende la pianificazione strategica, la progettazione sostenibile e resiliente, lo studio della mobilità e dell’accessibilità, il coinvolgimento della comunità, la creazione di spazi che consentano alle persone un benessere reale, l’attenzione all’impatto sociale e l’attivazione di partnership pubblico-private.

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Tra i tanti esempi virtuosi di rigenerazione urbana visti ad Atene, spicca il progetto di Renzo Piano per il Centro Culturale Stavros Niarchos, un complesso che comprende la Biblioteca Nazionale, l’Opera Nazionale Greca e un grande parco nell’area del Falero. Un intervento di grandi dimensioni, che ha trasformato una zona degradata in un hub culturale urbano, integrando paesaggio e architettura in un sistema dinamico per la città. L’elemento più iconico è sicuramente il tetto, aperto a tutti, che si configura come un’estensione del paesaggio: questa soluzione ridefinisce il concetto di spazio pubblico e crea una nuova centralità per la città, favorendo un’interazione fluida tra architettura, natura e cittadini.

Oltremare

Dopo l’esperienza ad Atene, si confermano l’importanza e la necessità di guardare oltre i confini nazionali, per conoscere i diversi approcci alla rigenerazione territoriale e costruire una visione globale e integrata, aperta a nuove possibilità e a nuovi spunti. Prendendo ispirazione da esperienze internazionali di successo, è possibile supportare i progetti testando nuove metodologie per rendere le città più vivibili, connesse e a prova di futuro.

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