Anche Bruxelles è interessata alla “Casa 10 euro”
Data Centers of the future are here

Da qualche anno ci occupiamo di abitare accessibile, un problema che grava sulle spalle della classe media, per l’aumento dei costi degli affitti, dell'acquisto e della costruzione di nuove case. La crisi colpisce poi in particolar modo studenti e giovani lavoratori, che hanno minore disponibilità di spesa ma che vedono nella città un’opportunità per costruire il proprio futuro. Riguarda anche le aziende che desiderano attrarre nuovi talenti e mantenerli. E, infine, interessa le città italiane ed europee, che si mantengono vive grazie anche a insegnanti, infermieri e tramvieri.
È per questo che Franco Guidi, CEO di Lombardini22, è stato invitato al Parlamento Europeo. Lo scorso 20 maggio ha partecipato all’audizione nell’ambito dei lavori della Commissione Speciale sulla crisi abitativa (HOUS), presieduta dall’economista Irene Tinagli. Durante il panel “Addressing construction challenges to streamline and accelerate housing supply”, Franco Guidi ha portato l’esperienza di Lombardini22 nell’ambito dell’housing sostenibile e accessibile, condividendo la proposta della “Casa 10 euro”.

Cambiare paradigma
L’emergenza abitativa non è solo una questione edilizia, ma coinvolge infrastrutture, mobilità e governance urbana. È parte di un ecosistema che rischia di essere penalizzato dall’impennata dei costi immobiliari. Per interrompere il circolo vizioso che sta rendendo le nostre città sempre più esclusive ed escludenti è necessario cambiare il punto di partenza delle nostre strategie. Come ha sottolineato Franco,
Non si può più partire dalla rendita attesa, ma dal reddito reale disponibile.

L’algoritmo dell’accessibilità
Ad esempio: 600 euro al mese per una coppia (meno del 25% del reddito) è una somma che può generare 45 mq dignitosi. Il modello della “Casa 10 euro” si presenta, così, come una strategia progettuale che ribalta la logica del ritorno finanziario per dare priorità alla dignità abitativa e all'inclusività.
Questa visione sta già trovando la prima sperimentazione concreta a Saronno (VA), in un’area ex industriale e ben collegata con Milano. Il progetto prevede la riqualificazione del sito e la realizzazione di 40 appartamenti in 12 mesi. Rappresenterà un esempio concreto di affordable housing a impatto sociale centrato sulle reali esigenze di lavoratori e giovani fuori sede.
Come l’industria automobilistica
Una simile proposta è uno stimolo a sviluppare un nuovo flusso di produzione. Come? Uno spunto interessante arriva dal settore automotive. Standardizzazione, lean production, automazione, circolarità: questi sono i principi chiave che hanno reso grande l’industria automobilistica europea e che possono essere applicati all’edilizia.

Una vera e propria “Construction Industry”, un’industria delle costruzioni integrata, digitalizzata e collaborativa, capace di realizzare abitazioni di qualità a costi accessibili tramite l’off site, riducendo gli sprechi e aumentando la produttività.

Comunità come nuova asset class
La “Casa 10 euro” che abbiamo presentato al Parlamento Europeo è molto più di un progetto. È un cambio di paradigma, una missione per restituire dignità all’abitare e per abilitare il futuro degli studenti, dei giovani lavoratori e di tutti quelli che vedono nelle grandi città una fonte di opportunità. Non solo: è la strada per continuare a dare attrattività e vitalità alle città. Come ha affermato Franco Guidi,
È tempo per l’Unione Europea di considerare le comunità non solo come beneficiarie delle politiche abitative, ma come un’asset class strategica. Se noi riusciamo a misurare stabilità, benessere e impatto sociale, allora possiamo investire nelle comunità con la stessa serietà con cui investiamo nelle infrastrutture. Costruiamo il futuro dell’Europa a partire dalle persone.
DI OGNUNO
Dal progetto DI OGNUNO (scopri di più sulla Reception di Ognuno), nato da un’iniziativa di HospitalityRiva in collaborazione con Lombardini22 con Village for all - V4A® Ospitalità Accessibile, nasce un documento digitale che accompagna in un viaggio nel mondo dell’ospitalità accessibile e della progettazione universale nel settore dell’accoglienza, alla ricerca di risposte e soluzioni per la creazione di spazi e servizi che rispondano alle esigenze DI OGNUNO.
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