La sede di Inter si è spostata recentemente negli spazi di The Corner in una delle aree più in fermento di Milano. Una sede-icona con ampi e comodi spazi dedicati al rapporto con gli ospiti ed i clienti e con nuove formule spaziali per le attività operative e dirigenziali.
Il progetto è il risultato delle competenze integrate del Gruppo Lombardini22: DEGW si è occupato di interior design, fit out, direzione lavori, FUD di physical branding e direzione artistica e Atmos del progetto illuminotecnico e acustico.
“La sfida – racconta Emanuele Siciliano direttore di Atmos, la neonata business unit di Lombardini22 dedicata al building phisics – è stata quella di offrire un alto livello di comfort acustico e visivo in un edificio già ultimato ed equipaggiato, dovendo quindi sottostare a vincoli architettonici, strutturali e impiantistici predefiniti. Una sfida non da poco, se consideriamo che acustica e illuminazione rappresentano due aspetti fondamentali nella progettazione dei luoghi di lavoro e di rappresentanza perché sono le caratteristiche fisiche che influenzano maggiormente il benessere, la soddisfazione e, in definitiva, la produttività delle persone”.
Come si è raggiunto il risultato?
Per l’illuminazione, curata da Andrea Cacaci, agli apparecchi preesistenti (e all’indicazione generale di “toccare il meno possibile”) si è aggiunto in alcuni ambienti un ulteriore livello di luce attraverso scelte decorative in linea con il progetto complessivo di interior design. Nella reception sono state selezionate lampade nere e blu di un’azienda austriaca mentre nell’area lounge i prodotti decorativi di Artemide – neri con cono interno blu – sembravano pensati ad hoc per la sede Inter.
Nella media room si è mantenuta l’illuminazione preesistente e disegnato un campo da calcio stilizzato con tubi in LED RGB: il campo sopraelevato regala un effetto speciale, illuminandosi di tutti i colori.
Il lavoro di Atmos si è pertanto concentrato sia su tematiche di acustica ambientale (rumorosità esterna) sia su una progettazione del benessere acustico riferito a tutti gli ambienti interni dell’edificio. Lato ambientale è stato necessario redigere un progetto acustico che aiutasse a mitigare la propagazione di rumorosità emessa dalle macchine poste in copertura verso alcune zone critiche dell’edificio.
Quest’ultima è certamente un’area ritenuta particolarmente critica, e pertanto necessitava prevedere, oltre a un buon isolamento acustico verso gli ambienti adiacenti, una buona qualità dell’acustica di interni che potesse garantire al contempo privacy e intelligibilità tra i partecipanti dei meeting.
Analoga attenzione è stata poi rivolta alle sale meeting e agli uffici chiusi: oltre al rispetto della privacy verso gli ambienti adiacenti (siano essi uffici chiusi o spazi aperti comuni) è stata ricercata un’ottimizzazione della qualità acustica degli ambienti interni; ciò ha comportato la necessità di simulare e poi implementare metodi efficaci per la gestione di alcuni parametri legati alla qualità acustica delle sale quali, ad esempio il tempo di riverbero (coda sonora) o l’indice di intellegibilità STI.
In quest’ottica è stato svolto un importante lavoro di coordinamento con i progettisti architettonici in quanto non potendo sfruttare tutte le superfici delle sale (perché già presenti a soffitto elementi radianti, da un lato le finestre, dall’altro gli arredi) è stato necessario creare pannelli fonoassorbenti custom decorativi che, oltre a doversi integrare nel concept architettonico, hanno supportato le esigenze acustiche mitigando il riverbero degli ambienti e favorendo pertanto una buona percezione acustica all’interno delle sale.
Attraverso un uso creativo e strategico di strumenti analitici avanzati, soluzioni e metodi, Atmos ha quindi lavorato sulla progettazione dell’edificio per renderne gli ambienti confortevoli grazie a un equilibrio ponderato degli elementi “suono e luce”: le loro diverse combinazioni hanno permesso di generare all’interno degli ambienti esperienze, suggestioni e sensazioni diverse, a seconda della funzione dello spazio.