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Space for (Well) Being

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Da Google a Lombardini22, attraverso le emozioni
12/4/2019
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Se c’è uno spirito del tempo, oggi è emozionale: ma con solide basi scientifiche e sperimentali

Come progettare spazi sintonizzati in modo profondo con i bisogni delle persone? Bisogna far parlare il corpo e decifrare i suoi segnali: come l’installazione A Space for Being di Google, presente al Fuorisalone milanese 2019 presso Spazio Maiocchi.

Un’esperienza che “invita a provare letteralmente sulla propria pelle fino a che punto l’ambiente nel quale ci troviamo modifichi i nostri stati d’animo”. 

Alessandro Adamo, Director DEGW e partner Lombardini22, ovviamente l’ha provata, immerso nei suoi tre ambienti con braccialetto al polso dotato di sensori che traducono in immagini le reazioni fisiologiche del corpo:

Il risultato è straordinario – afferma Adamo – e le immagini che ho visto erano una risposta davvero fedele alle sensazioni provate nei diversi spazi. La neuro-estetica si conferma oggi uno strumento fondamentale per un progettista consapevole e responsabile”.  

Lombardini22 indaga da tempo il tema della progettazione di spazi in sintonia con le attese delle persone. Nella pratica e nella teoria, ha sviluppato sensibili antenne che captano immediatamente i segnali più interessanti su un tema oggi di estrema importanza: se il futuro del design è (anche) questo, Lombardini22 è sulla strada giusta e ben posizionata.

Con il progetto a lungo termine Empatia degli Spazi, ricerca avviata nel 2013 per declinare i contenuti delle neuroscienze nel progetto architettonico, con l’iniziativa TUNED, sviluppata con Davide Ruzzon (responsabile scientifico del Master NAAD Neuroscience Applied to Architectural Design, Iuav di Venezia), con la rivista Intertwinings, con tutti gli incontri eccezionali di questi anni (Juhani Pallasmaa, Vittorio Gallese, Henry Francis Mallgrave, Raymond Richard Neutra e molti altri) e, più di recente, con Atmos: il brand di Lombardini22 specializzato in Building Physics che progetta sensazioni personalizzate attraverso acustica, aria, lighting e colore.

L’obiettivo è sempre più generare esperienze e suggestioni human centered, calibrate sulla funzione del luogo.

 

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April 12, 2019
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April 12, 2019

Space for (Well) Being

Se c’è uno spirito del tempo, oggi è emozionale: ma con solide basi scientifiche e sperimentali

Come progettare spazi sintonizzati in modo profondo con i bisogni delle persone? Bisogna far parlare il corpo e decifrare i suoi segnali: come l’installazione A Space for Being di Google, presente al Fuorisalone milanese 2019 presso Spazio Maiocchi.

Un’esperienza che “invita a provare letteralmente sulla propria pelle fino a che punto l’ambiente nel quale ci troviamo modifichi i nostri stati d’animo”. 

Alessandro Adamo, Director DEGW e partner Lombardini22, ovviamente l’ha provata, immerso nei suoi tre ambienti con braccialetto al polso dotato di sensori che traducono in immagini le reazioni fisiologiche del corpo:

Il risultato è straordinario – afferma Adamo – e le immagini che ho visto erano una risposta davvero fedele alle sensazioni provate nei diversi spazi. La neuro-estetica si conferma oggi uno strumento fondamentale per un progettista consapevole e responsabile”.  

Lombardini22 indaga da tempo il tema della progettazione di spazi in sintonia con le attese delle persone. Nella pratica e nella teoria, ha sviluppato sensibili antenne che captano immediatamente i segnali più interessanti su un tema oggi di estrema importanza: se il futuro del design è (anche) questo, Lombardini22 è sulla strada giusta e ben posizionata.

Con il progetto a lungo termine Empatia degli Spazi, ricerca avviata nel 2013 per declinare i contenuti delle neuroscienze nel progetto architettonico, con l’iniziativa TUNED, sviluppata con Davide Ruzzon (responsabile scientifico del Master NAAD Neuroscience Applied to Architectural Design, Iuav di Venezia), con la rivista Intertwinings, con tutti gli incontri eccezionali di questi anni (Juhani Pallasmaa, Vittorio Gallese, Henry Francis Mallgrave, Raymond Richard Neutra e molti altri) e, più di recente, con Atmos: il brand di Lombardini22 specializzato in Building Physics che progetta sensazioni personalizzate attraverso acustica, aria, lighting e colore.

L’obiettivo è sempre più generare esperienze e suggestioni human centered, calibrate sulla funzione del luogo.

 

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