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La ricchezza dei significati

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Manifesto alla complessità
6/4/2018
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In progettazione si parla di layer per descrivere le diverse discipline che contribuiscono alla realizzazione del progetto.

Possono essere accesi, se voglio vederli, o spenti, se non voglio vederli. Quando tutti i layer sono accesi, la quantità di informazioni sovrapposte è tale da non riuscire a coglierne la complessità e il senso.

Nella fase di progettazione è quindi meglio accenderne pochi per volta, per concentrarsi su una disciplina particolare, approfondire e capire. Pienamente consapevoli che, una volta iniziata la fase di costruzione, non potremo che convivere con tutti i layer accesi.

La digital transformation è un’onda che sta travolgendo quello che oggi sappiamo fare, e che domani sapremo fare meglio. Abbiamo infatti a disposizione strumenti tecnologici che ci consentono di lavorare insieme: urbanisti, architetti, impiantisti meccanici, elettrici e di assetti speciali, progettisti multimediali, strutturisti, lighting designer, modellatori energetici, certificatori, project e construction manager, esperti di acustica, esperti prevenzione incendi, computisti, amministrativisti, esperti della sicurezza, del traffico, di big data, di physical branding, di comunicazione e tanti altri che ancora non conosciamo.

Gli strumenti aiutano, ma da soli non bastano. È necessaria la consapevolezza della complessità globale, dell’importanza di affrontare i problemi con un approccio da sistema aperto, multidisciplinare e interconnesso, in cui ogni singola azione, di ogni singolo attore, ha un effetto su tutto il network e genera cambiamenti che si riflettono sull’intero progetto. 

Lombardini22 è nata con un DNA interdisciplinare a partire dai soci fondatori: architetti, ingegneri ed economisti. Non ci siamo fermati e abbiamo allargato il campo della collaborazione ad altre specialità, per arricchire la nostra competenza progettuale, per curiosità intellettuale, per migliorare la nostra capacità di risolvere i problemi e aggiungere valore agli spazi che progettiamo.

Siamo alla ricerca di quella che Robert Venturi definisce “la ricchezza dei significati” (I am for richness of meaning rather than clarity of meaning). Quella ricchezza non visibile ma estremamente concreta e tangibile: non basta realizzare un progetto, è necessario dargli un significato in cui ogni elemento è armonizzato, in sintonia.

Siamo alla ricerca di soluzioni funzionali in uno scenario in cui l’ottimizzazione di una variabile può portare ad un'alterazione dell’intero sistema. Quale strategia seguire quindi? Abbiamo scelto di complicarci la vita per capire la complessità del tutto e dare risposte adeguate, che possano resistere all’impatto del tempo e del cambiamento.

Lombardini22 lancia il progetto culturale Players, che vuole essere un manifesto alla complessità e ai progetti sistemici in cui player e layer, attori e livelli, si integrano in un processo progettuale al passo con i tempi. Aspira a proporsi come system integrator delle diverse discipline progettuali, invitando chi crede in questa necessità a mettersi in gioco e a immaginare un mondo di competenze dialoganti. Un mondo curioso, sfidante e divertente a cui dedicare una parte significativa del proprio percorso professionale.

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April 6, 2018
Redazionale
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April 6, 2018

La ricchezza dei significati

In progettazione si parla di layer per descrivere le diverse discipline che contribuiscono alla realizzazione del progetto.

Possono essere accesi, se voglio vederli, o spenti, se non voglio vederli. Quando tutti i layer sono accesi, la quantità di informazioni sovrapposte è tale da non riuscire a coglierne la complessità e il senso.

Nella fase di progettazione è quindi meglio accenderne pochi per volta, per concentrarsi su una disciplina particolare, approfondire e capire. Pienamente consapevoli che, una volta iniziata la fase di costruzione, non potremo che convivere con tutti i layer accesi.

La digital transformation è un’onda che sta travolgendo quello che oggi sappiamo fare, e che domani sapremo fare meglio. Abbiamo infatti a disposizione strumenti tecnologici che ci consentono di lavorare insieme: urbanisti, architetti, impiantisti meccanici, elettrici e di assetti speciali, progettisti multimediali, strutturisti, lighting designer, modellatori energetici, certificatori, project e construction manager, esperti di acustica, esperti prevenzione incendi, computisti, amministrativisti, esperti della sicurezza, del traffico, di big data, di physical branding, di comunicazione e tanti altri che ancora non conosciamo.

Gli strumenti aiutano, ma da soli non bastano. È necessaria la consapevolezza della complessità globale, dell’importanza di affrontare i problemi con un approccio da sistema aperto, multidisciplinare e interconnesso, in cui ogni singola azione, di ogni singolo attore, ha un effetto su tutto il network e genera cambiamenti che si riflettono sull’intero progetto. 

Lombardini22 è nata con un DNA interdisciplinare a partire dai soci fondatori: architetti, ingegneri ed economisti. Non ci siamo fermati e abbiamo allargato il campo della collaborazione ad altre specialità, per arricchire la nostra competenza progettuale, per curiosità intellettuale, per migliorare la nostra capacità di risolvere i problemi e aggiungere valore agli spazi che progettiamo.

Siamo alla ricerca di quella che Robert Venturi definisce “la ricchezza dei significati” (I am for richness of meaning rather than clarity of meaning). Quella ricchezza non visibile ma estremamente concreta e tangibile: non basta realizzare un progetto, è necessario dargli un significato in cui ogni elemento è armonizzato, in sintonia.

Siamo alla ricerca di soluzioni funzionali in uno scenario in cui l’ottimizzazione di una variabile può portare ad un'alterazione dell’intero sistema. Quale strategia seguire quindi? Abbiamo scelto di complicarci la vita per capire la complessità del tutto e dare risposte adeguate, che possano resistere all’impatto del tempo e del cambiamento.

Lombardini22 lancia il progetto culturale Players, che vuole essere un manifesto alla complessità e ai progetti sistemici in cui player e layer, attori e livelli, si integrano in un processo progettuale al passo con i tempi. Aspira a proporsi come system integrator delle diverse discipline progettuali, invitando chi crede in questa necessità a mettersi in gioco e a immaginare un mondo di competenze dialoganti. Un mondo curioso, sfidante e divertente a cui dedicare una parte significativa del proprio percorso professionale.

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April 6, 2018
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