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I 5 step del soft landing

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Programmare e monitorare un atterraggio morbido
20/6/2017
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L’efficienza energetica è un tema trasversale che interessa tutti i settori: il retail, l’office, le banche, la ristorazione, il produttivo, il logistico e naturalmente il residenziale. Coinvolge le forniture di gas/metano, acqua, energia termica, energia elettrica ed è sempre più forte l’esigenza di una politica gestionale rivolta al raggiungimento di alti livelli di efficienza.

La difficoltà che incontrano le aziende è anche di avvalersi di un unico referente, affidabile, di esperienza e capace di realizzare in primis tutte le soluzioni necessarie, tra cui quelle della formazione degli utenti finali, poiché l’efficienza energetica è nascosta anche nei nostri inconsapevoli sprechi quotidiani.

Quindi il processo ideale – due diligence, monitoraggio, report e analisi, fattibilità e intervento – deve sempre avere come bussola l’equilibrio tra costi e benefici, collocandosi nell’area in cui gli interessi dello sviluppatore immobiliare, del conduttore e della proprietà convergono in un punto di reciproco vantaggio, ma deve anche attivare tutte quelle procedure e accorgimenti che facciano di quel vantaggio una risorsa che dura nel tempo. A tal fine è essenziale il ruolo dell’end-user e dei responsabili di gestione, i quali opportunamente istruiti e coinvolti dovranno saper disporre del patrimonio immobiliare e della sua gestione energetica con consapevolezza. La qualità degli spazi, il benessere e, di conseguenza, lo stimolo a una maggior produttività (per quanto sia un valore non esattamente misurabile), dipendono da questa interazione circolare. 

Sicuramente retrofit (anche deep) ma soprattutto “atterraggio morbido” negli spazi. Il “Soft landing”, termine che nel mondo anglosassone designa un’attività riconosciuta, ma in Italia ancora poco percepita. L22 ha elaborato un processo specifico per assistere il Cliente nel processo di Soft Landing, al fine ottenere un prodotto il più possibile performante all’idea progettuale perseguita e sviluppata. Vediamolo riassunto in 5 passaggi:

1. BRIEF: dialogo costruttivo tra i diversi attori coinvolti, in particolare tra i progettisti e il Cliente, per concordare gli specialisti chiave e i subappaltatori principali a monte del processo: l’obiettivo è che l’integrazione delle diverse esigenze e le esperienze passate portino a un progetto consapevole.

2. SVILUPPO PROGETTUALE: definizione di obiettivi conformi alle normative, ma non più rivisitati o adeguatamene approfonditi nella fase di progettazione esecutiva. Definizione della strategia energetica, di misurazione e monitoraggio in accordo con il cliente.

3.
PRE-CONSEGNA: per avere maggior tempo a disposizione per comprendere il sistema e le sue interfacce: controllando i primi dati a disposizione, assicurandosi che il sistema BMS sia impostato secondo le esigenze del Cliente e verificando il consumo di energia su spunti reali e attendibili.

4. INIZIO ASSISTENZA: questa fase prevede la formazione dei gestori dell’edificio e la presenza in loco di un responsabile del team di progetto, per un periodo da definirsi, per verificare la correttezza di funzionamento dei sistemi rispetto alle aspettative e far fronte a eventuali emergenze.

5. ASSISTENZA PROLUNGATA 1-3 ANNI: un periodo di minor intensità delle attività di monitoraggio e supporto durante il quale si fa una sistematica valutazione post-occupazione, prima attraverso una serie di incontri mensili e poi a intervalli regolari di 12 mesi con un esame finale del progetto dopo 3 anni.

Chi cura, mantiene.

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June 20, 2017
Redazionale
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June 20, 2017

I 5 step del soft landing

L’efficienza energetica è un tema trasversale che interessa tutti i settori: il retail, l’office, le banche, la ristorazione, il produttivo, il logistico e naturalmente il residenziale. Coinvolge le forniture di gas/metano, acqua, energia termica, energia elettrica ed è sempre più forte l’esigenza di una politica gestionale rivolta al raggiungimento di alti livelli di efficienza.

La difficoltà che incontrano le aziende è anche di avvalersi di un unico referente, affidabile, di esperienza e capace di realizzare in primis tutte le soluzioni necessarie, tra cui quelle della formazione degli utenti finali, poiché l’efficienza energetica è nascosta anche nei nostri inconsapevoli sprechi quotidiani.

Quindi il processo ideale – due diligence, monitoraggio, report e analisi, fattibilità e intervento – deve sempre avere come bussola l’equilibrio tra costi e benefici, collocandosi nell’area in cui gli interessi dello sviluppatore immobiliare, del conduttore e della proprietà convergono in un punto di reciproco vantaggio, ma deve anche attivare tutte quelle procedure e accorgimenti che facciano di quel vantaggio una risorsa che dura nel tempo. A tal fine è essenziale il ruolo dell’end-user e dei responsabili di gestione, i quali opportunamente istruiti e coinvolti dovranno saper disporre del patrimonio immobiliare e della sua gestione energetica con consapevolezza. La qualità degli spazi, il benessere e, di conseguenza, lo stimolo a una maggior produttività (per quanto sia un valore non esattamente misurabile), dipendono da questa interazione circolare. 

Sicuramente retrofit (anche deep) ma soprattutto “atterraggio morbido” negli spazi. Il “Soft landing”, termine che nel mondo anglosassone designa un’attività riconosciuta, ma in Italia ancora poco percepita. L22 ha elaborato un processo specifico per assistere il Cliente nel processo di Soft Landing, al fine ottenere un prodotto il più possibile performante all’idea progettuale perseguita e sviluppata. Vediamolo riassunto in 5 passaggi:

1. BRIEF: dialogo costruttivo tra i diversi attori coinvolti, in particolare tra i progettisti e il Cliente, per concordare gli specialisti chiave e i subappaltatori principali a monte del processo: l’obiettivo è che l’integrazione delle diverse esigenze e le esperienze passate portino a un progetto consapevole.

2. SVILUPPO PROGETTUALE: definizione di obiettivi conformi alle normative, ma non più rivisitati o adeguatamene approfonditi nella fase di progettazione esecutiva. Definizione della strategia energetica, di misurazione e monitoraggio in accordo con il cliente.

3.
PRE-CONSEGNA: per avere maggior tempo a disposizione per comprendere il sistema e le sue interfacce: controllando i primi dati a disposizione, assicurandosi che il sistema BMS sia impostato secondo le esigenze del Cliente e verificando il consumo di energia su spunti reali e attendibili.

4. INIZIO ASSISTENZA: questa fase prevede la formazione dei gestori dell’edificio e la presenza in loco di un responsabile del team di progetto, per un periodo da definirsi, per verificare la correttezza di funzionamento dei sistemi rispetto alle aspettative e far fronte a eventuali emergenze.

5. ASSISTENZA PROLUNGATA 1-3 ANNI: un periodo di minor intensità delle attività di monitoraggio e supporto durante il quale si fa una sistematica valutazione post-occupazione, prima attraverso una serie di incontri mensili e poi a intervalli regolari di 12 mesi con un esame finale del progetto dopo 3 anni.

Chi cura, mantiene.

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June 20, 2017
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