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Un osservatorio sulle certificazioni

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Garantire la performance, testimoniare l’impegno
4/6/2024
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In un contesto generale di grande attenzione verso la responsabilità ambientale e sociale delle organizzazioni, anche il settore immobiliare si impegna a navigare le crescenti aspettative del mercato e degli investitori in direzione di un futuro più verde e inclusivo.

Le certificazioni di sostenibilità, riconosciute a livello internazionale, si confermano lo strumento di garanzia delle performance sostenibili di un edificio.

Attraverso una valutazione oggettiva, evidenziano e testimoniamo l'impegno verso l'ecologia e la responsabilità sociale, e allo stesso tempo giocano un ruolo di leva strategica per il posizionamento competitivo nel settore.

Basate su un sistema di Rating che integra criteri sia indispensabili sia facoltativi, le certificazioni assicurano il livello di sostenibilità raggiunto e facilitano il confronto tra nazioni, stabilendo standard universali per la progettazione, la costruzione e la cura degli immobili.

Partner specializzati e alleati affidabili

La complessità del contesto richiede una collaborazione sinergica con partner specializzati, capaci di fornire l'expertise necessaria per affrontare con successo le sfide della rendicontazione e dell'ottenimento delle certificazioni. In questa prospettiva, la scelta di alleati affidabili si rivela decisiva per le organizzazioni che aspirano a tradurre i principi di sostenibilità in azioni concrete, delineando così un futuro in cui responsabilità ambientale e successo aziendale procedano di pari passo.

Un osservatorio in Lombardini22

La nascita di un nuovo osservatorio interno a Lombardini22 permette di rilevare le tendenze emergenti nel panorama del Real Estate e di tenere traccia in maniera scrupolosa delle certificazioni ottenute all’interno di Lombardini22, dove si è evidenziata una crescita del 30% della domanda tra il 2022 e il 2023, e un ulteriore incremento del 20% nei primi mesi del 2024.

Questo fenomeno riflette una maturata sensibilità verso la sostenibilità, con una richiesta unanime da parte degli investitori per valutazioni preliminari che mirano a specifici traguardi di sostenibilità economica.

La predilezione verso strumenti avanzati come il CRREM evidenzia un impegno verso la riduzione dell'impronta di carbonio e la minimizzazione dei rischi legati alla transizione ecologica.

Parallelamente, l'adozione dell'analisi del ciclo di vita (LCA) sottolinea l'importanza di valutare l'impatto ambientale complessivo degli edifici, posizionandosi come un criterio preferenziale negli appalti pubblici in seguito all'aggiornamento dei CAM, agendo come embodied carbon*.

*L’embodied carbon si riferisce alla quantità totale di emissioni di CO2 (diossido di carbonio) e altri gas serra associati ai materiali da costruzione e ai processi costruttivi di un edificio o di un progetto infrastrutturale, considerando l’intero ciclo di vita.

Le certificazioni nel panorama italiano

Tra le certificazioni più diffuse in Italia troviamo:

- LEED e BREEAM, essenziali nel promuovere pratiche rispettose dell'ambiente, risparmio energetico e idrico, abbattimento delle emissioni nocive e gestione sostenibile del cantiere;

- WELL, centrale nel migliorare la salute e il benessere all'interno degli spazi lavorativi, e nel promuovere realtà aziendali basate su diversità, equità e inclusione;

- WiredScore, legata alla connettività digitale, fondamentale per la valutazione della qualità e della resilienza dell’infrastruttura digitale negli edifici.

Queste certificazioni si traducono in punti di forza nel quadro del GRESB (Global Real Estate Sustainability Benchmark), stabilendo così un punto di riferimento coeso e affidabile per la valutazione ESG a livello globale.

Quest'anno, per il terzo consecutivo, l’Italia si inserisce nella classifica dei primi 10 Paesi per superficie di edifici certificati LEED redatta da USGBC (Esclusi gli Stati Uniti), posizionandosi all’ottavo posto con 1,93 milioni di metri quadri lordi.

Tassonimia europea e regolamenti

L'introduzione della Tassonomia europea, un criterio di sostenibilità definito dall'UE, ha portato a un aumento nella domanda di queste certificazioni, interesse che supera la semplice consapevolezza ambientale, posizionandosi in un tessuto normativo complesso e stimolante, con il Green Deal europeo in prima linea e l’esigenza di ammodernare il patrimonio immobiliare esistente, che si stima essere inefficiente per il 75% e che necessita quindi interventi di riqualificazione.

Al centro di questo scenario si collocano regolamenti chiave come:

- SFDR (Sustainable Finance Disclosure Regulation) punta a uniformare e dettagliare la divulgazione di informazioni legate ai criteri ESG, attribuendo alle certificazioni un ruolo cruciale nella determinazione degli Indicatori di Impatto Ambientale e Sociale (PAI) e nella definizione di caratteristiche e finalità sostenibili dei prodotti finanziari;

- CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) mira a ottenere maggiore trasparenza e precisione nella comunicazione delle performance sostenibili e della responsabilità sociale d'impresa, e impone alle aziende di certe dimensioni di dimostrare la loro conformità alla Tassonomia europea, facilitando così l'adozione di standard internazionali di sostenibilità.

I contenuti dell’articolo sono stati presentati da Carmen Spagnoli, head of sustainability team di Lombardini22, in occasione del Real Estate Forum di TopLegal ad aprile 2024.

DI OGNUNO

Dal progetto DI OGNUNO (scopri di più sulla Reception di Ognuno), nato da un’iniziativa di HospitalityRiva in collaborazione con Lombardini22 con Village for all - V4A® Ospitalità Accessibile, nasce un documento digitale che accompagna in un viaggio nel mondo dell’ospitalità accessibile e della progettazione universale nel settore dell’accoglienza, alla ricerca di risposte e soluzioni per la creazione di spazi e servizi che rispondano alle esigenze DI OGNUNO.

Scopri l'Universal Design nell'ospitalità

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June 4, 2024
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Un osservatorio sulle certificazioni

In un contesto generale di grande attenzione verso la responsabilità ambientale e sociale delle organizzazioni, anche il settore immobiliare si impegna a navigare le crescenti aspettative del mercato e degli investitori in direzione di un futuro più verde e inclusivo.

Le certificazioni di sostenibilità, riconosciute a livello internazionale, si confermano lo strumento di garanzia delle performance sostenibili di un edificio.

Attraverso una valutazione oggettiva, evidenziano e testimoniamo l'impegno verso l'ecologia e la responsabilità sociale, e allo stesso tempo giocano un ruolo di leva strategica per il posizionamento competitivo nel settore.

Basate su un sistema di Rating che integra criteri sia indispensabili sia facoltativi, le certificazioni assicurano il livello di sostenibilità raggiunto e facilitano il confronto tra nazioni, stabilendo standard universali per la progettazione, la costruzione e la cura degli immobili.

Partner specializzati e alleati affidabili

La complessità del contesto richiede una collaborazione sinergica con partner specializzati, capaci di fornire l'expertise necessaria per affrontare con successo le sfide della rendicontazione e dell'ottenimento delle certificazioni. In questa prospettiva, la scelta di alleati affidabili si rivela decisiva per le organizzazioni che aspirano a tradurre i principi di sostenibilità in azioni concrete, delineando così un futuro in cui responsabilità ambientale e successo aziendale procedano di pari passo.

Un osservatorio in Lombardini22

La nascita di un nuovo osservatorio interno a Lombardini22 permette di rilevare le tendenze emergenti nel panorama del Real Estate e di tenere traccia in maniera scrupolosa delle certificazioni ottenute all’interno di Lombardini22, dove si è evidenziata una crescita del 30% della domanda tra il 2022 e il 2023, e un ulteriore incremento del 20% nei primi mesi del 2024.

Questo fenomeno riflette una maturata sensibilità verso la sostenibilità, con una richiesta unanime da parte degli investitori per valutazioni preliminari che mirano a specifici traguardi di sostenibilità economica.

La predilezione verso strumenti avanzati come il CRREM evidenzia un impegno verso la riduzione dell'impronta di carbonio e la minimizzazione dei rischi legati alla transizione ecologica.

Parallelamente, l'adozione dell'analisi del ciclo di vita (LCA) sottolinea l'importanza di valutare l'impatto ambientale complessivo degli edifici, posizionandosi come un criterio preferenziale negli appalti pubblici in seguito all'aggiornamento dei CAM, agendo come embodied carbon*.

*L’embodied carbon si riferisce alla quantità totale di emissioni di CO2 (diossido di carbonio) e altri gas serra associati ai materiali da costruzione e ai processi costruttivi di un edificio o di un progetto infrastrutturale, considerando l’intero ciclo di vita.

Le certificazioni nel panorama italiano

Tra le certificazioni più diffuse in Italia troviamo:

- LEED e BREEAM, essenziali nel promuovere pratiche rispettose dell'ambiente, risparmio energetico e idrico, abbattimento delle emissioni nocive e gestione sostenibile del cantiere;

- WELL, centrale nel migliorare la salute e il benessere all'interno degli spazi lavorativi, e nel promuovere realtà aziendali basate su diversità, equità e inclusione;

- WiredScore, legata alla connettività digitale, fondamentale per la valutazione della qualità e della resilienza dell’infrastruttura digitale negli edifici.

Queste certificazioni si traducono in punti di forza nel quadro del GRESB (Global Real Estate Sustainability Benchmark), stabilendo così un punto di riferimento coeso e affidabile per la valutazione ESG a livello globale.

Quest'anno, per il terzo consecutivo, l’Italia si inserisce nella classifica dei primi 10 Paesi per superficie di edifici certificati LEED redatta da USGBC (Esclusi gli Stati Uniti), posizionandosi all’ottavo posto con 1,93 milioni di metri quadri lordi.

Tassonimia europea e regolamenti

L'introduzione della Tassonomia europea, un criterio di sostenibilità definito dall'UE, ha portato a un aumento nella domanda di queste certificazioni, interesse che supera la semplice consapevolezza ambientale, posizionandosi in un tessuto normativo complesso e stimolante, con il Green Deal europeo in prima linea e l’esigenza di ammodernare il patrimonio immobiliare esistente, che si stima essere inefficiente per il 75% e che necessita quindi interventi di riqualificazione.

Al centro di questo scenario si collocano regolamenti chiave come:

- SFDR (Sustainable Finance Disclosure Regulation) punta a uniformare e dettagliare la divulgazione di informazioni legate ai criteri ESG, attribuendo alle certificazioni un ruolo cruciale nella determinazione degli Indicatori di Impatto Ambientale e Sociale (PAI) e nella definizione di caratteristiche e finalità sostenibili dei prodotti finanziari;

- CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) mira a ottenere maggiore trasparenza e precisione nella comunicazione delle performance sostenibili e della responsabilità sociale d'impresa, e impone alle aziende di certe dimensioni di dimostrare la loro conformità alla Tassonomia europea, facilitando così l'adozione di standard internazionali di sostenibilità.

I contenuti dell’articolo sono stati presentati da Carmen Spagnoli, head of sustainability team di Lombardini22, in occasione del Real Estate Forum di TopLegal ad aprile 2024.

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June 4, 2024
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