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Rivivere la Dolce Vita

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Il primo boutique hotel firmato Eclettico Design
16/6/2021
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Building, interior design e impianti: il Regency è il primo albergo di cui il team di Eclettico Design ha curato l’intero iter progettuale. Siamo a Roma, dove a pochi passi da via Veneto e dai Giardini di Villa Borghese, sorge il Regency, il boutique hotel a quattro stelle con cui Marriott International ufficializza l’apertura del primo Tribute Portfolio in Italia, un piccolo gioiello nel cuore della capitale.

Unicità dell’esperienza

Come in tutti i lavori firmati da Eclettico Design, l’unicità dell’esperienza è il valore di riferimento che guida la progettazione. Ne è una chiara dimostrazione il fulcro dell’ambiente: il bar Atmosfera, posto al centro dello spazio, catalizza l’attenzione per lo scenografico bancone, le luci e la bottiglieria a vista. Il bancone dialoga direttamente con l’altro punto di richiamo della sala, il grande tavolo centrale con bordo in marmo che ricorda i diner anni Cinquanta.

L’ispirazione proviene infatti dalla Dolce Vita, il lifestyle anni Cinquanta e Sessanta, che viene evocato da linee decise e pattern geometrici, a cui vengono accostate forme morbide e colori neutri. Ogni elemento mira a comporre un ambiente armonico e intimo, impreziosito dalle sculture in fil di ferro di Alessandro di Cola, che decorano il foyer e la sala da pranzo.

Abbiamo approfondito il racconto del progetto con Marina Ranieri, Senior Architect di Eclettico Design, che ha curato sia la parte architettonica che l’interior design dell’albergo.

Cominciamo proprio dal disegno degli interni: per creare l’identità di un boutique hotel è fondamentale lo studio del concept. Quali sono le caratteristiche e i dettagli che rendono unico il Regency?

Abbiamo cominciato dallo studio delle peculiarità della città che lo ospita. I concetti di stratificazione, ricchezza e pluralità sono alla base del percorso narrativo che abbiamo costruito e condiviso con il cliente e il gestore in tutto il processo progettuale. Possiamo considerare l’unicità del Regency sotto tanti punti di vista: prima di tutto per la sua posizione strategica e a pochi passi dai luoghi più caratteristici di Roma; in secondo luogo per la storia dell’edificio, che in passato era parte del consolato greco e successivamente fu abbandonato per anni. Il nostro intervento è stato a tutti gli effetti un esempio di rigenerazione urbana al centro della città.
Marina Ranieri

Com’è iniziata la ricerca di arredi, tessuti e colori? E come si traduce l’influenza del lifestyle anni Cinquanta nell’interior design?

La ricerca è iniziata proprio dalla volontà di evocare gli anni Cinquanta: le linee grafiche, i pattern presenti sui rivestimenti in pietra sono scaldati dagli inserti color noce e dalla morbidezza dei velluti degli imbottiti, creando un buon equilibrio sensoriale. I materiali scelti esprimono i concetti di monumentalità, durata e purezza che vengono attribuiti alla capitale. Il ricordo della Dolce Vita viene evocato in tutto il concept di interior: le linee morbide degli anni Cinquanta sono visibili nelle forme degli imbottiti su misura, nella scelta delle sedute e nel design del bancone della reception, oltre che nelle icone di stile – come la Vespa - presenti nel foyer e nella scelta dei corpi illuminanti. Le influenze della metà del secolo inoltre sono presenti nel bancone del bar con la sua linea retrò e la bottiglieria sospesa e a vista, nell’inserimento di inserti in noce con la tipica cannettatura verticale, negli arredi su misura e nella selezione di fotografie presenti nelle camere: per ogni armadio è stato stampato uno degli scatti più rappresentativi dell’archivio di Federico Garolla, il fotografo partenopeo che ha immortalato la Dolce Vita romana.

I boutique hotel sono alberghi caratteristici che si distinguono per piccole dimensioni e un ambiente accogliente. Svelaci qualche dettaglio sulle camere del Regency: c’è qualche elemento che le accomuna?

Le stanze per gli ospiti sono spazi compatti e confortevoli: si tratta di scenari contemporanei in cui le suggestioni fifties si esprimono attraverso la scelta di finiture, materiali, effetti tattili e visivi. Sono state studiate con due palette cromatiche, una chiara e l’altra scura. In tutte le stanze è presente una parete costituita da grandi lastre in ceramica effetto pietra su cui si attesta il letto. L’elemento monolitico in pietra accostato alla morbidezza della testata bilancia la composizione che, unitamente agli scenari di luce, contribuisce a creare la sensazione di una camera in cui si riposa bene, in cui ci si sente a casa. Una percezione che abbiamo ricercato e voluto rievocare in tutte le camere dell’hotel.

In che modo il team di Eclettico Design ha concretizzato le esigenze progettuali del cliente? Quali sono state le sfide più grandi che avete affrontato durante la progettazione?

Il cliente è sempre stato molto coinvolto in tutte le fasi del progetto, considerando fin dal primo giorno il Regency non come il suo hotel, ma come la sua casa. Ha dimostrato grande tenacia, e sicuramente audacia, quando ha deciso di iniziare un processo di affiliazione con il brand Tribute Portfolio di Marriott International, a progettazione conclusa. Noi di Eclettico Design abbiamo quindi aggiornato tutto il progetto agli standard della catena. Il nostro ruolo come progettisti è sempre di fondamentale importanza in questa fase, per garantire sia alla proprietà che al brand l’esito positivo della verifica tecnica finale, un passaggio necessario per l’acquisizione del marchio dell’operatore.

Il traguardo più sfidante è stato sicuramente soddisfare il cliente e gestire tutte le complessità che comportano lo sviluppo del progetto di un hotel: superare gli ostacoli di una ristrutturazione di un edificio esistente, soddisfare i requisiti della catena e le aspettative del cliente.

Un’altra situazione che ci ha messi alla prova è stata quella di massimizzare il numero di camere, trovare un equilibrio tra la quantità di chiavi e le dimensioni delle stanze, sempre in linea con i parametri di un hotel 4 stelle lusso e senza rinunciare a un Room Mix che includesse anche le suite.

Dal racconto emerge un hotel curato in ogni dettaglio, un luogo elegante, intimo e confortevole, dove è semplice sentirsi a casa. La meta perfetta per godere della bellezza autentica di Roma, un viaggio nella storia e nelle emozioni del passato attraverso gli arredi, i tessuti e le sfumature di un albergo che sorprende a ogni angolo, grazie alla professionalità e alla maestria del team di Eclettico Design in grado di interpretare ogni stile di interior, dal più moderno al più tradizionale, a tal punto da far sembrare il Regency la location perfetta per il celebre film di Federico Fellini: La dolce vita.

DI OGNUNO

Dal progetto DI OGNUNO (scopri di più sulla Reception di Ognuno), nato da un’iniziativa di HospitalityRiva in collaborazione con Lombardini22 con Village for all - V4A® Ospitalità Accessibile, nasce un documento digitale che accompagna in un viaggio nel mondo dell’ospitalità accessibile e della progettazione universale nel settore dell’accoglienza, alla ricerca di risposte e soluzioni per la creazione di spazi e servizi che rispondano alle esigenze DI OGNUNO.

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June 16, 2021
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June 16, 2021

Rivivere la Dolce Vita

Building, interior design e impianti: il Regency è il primo albergo di cui il team di Eclettico Design ha curato l’intero iter progettuale. Siamo a Roma, dove a pochi passi da via Veneto e dai Giardini di Villa Borghese, sorge il Regency, il boutique hotel a quattro stelle con cui Marriott International ufficializza l’apertura del primo Tribute Portfolio in Italia, un piccolo gioiello nel cuore della capitale.

Unicità dell’esperienza

Come in tutti i lavori firmati da Eclettico Design, l’unicità dell’esperienza è il valore di riferimento che guida la progettazione. Ne è una chiara dimostrazione il fulcro dell’ambiente: il bar Atmosfera, posto al centro dello spazio, catalizza l’attenzione per lo scenografico bancone, le luci e la bottiglieria a vista. Il bancone dialoga direttamente con l’altro punto di richiamo della sala, il grande tavolo centrale con bordo in marmo che ricorda i diner anni Cinquanta.

L’ispirazione proviene infatti dalla Dolce Vita, il lifestyle anni Cinquanta e Sessanta, che viene evocato da linee decise e pattern geometrici, a cui vengono accostate forme morbide e colori neutri. Ogni elemento mira a comporre un ambiente armonico e intimo, impreziosito dalle sculture in fil di ferro di Alessandro di Cola, che decorano il foyer e la sala da pranzo.

Abbiamo approfondito il racconto del progetto con Marina Ranieri, Senior Architect di Eclettico Design, che ha curato sia la parte architettonica che l’interior design dell’albergo.

Cominciamo proprio dal disegno degli interni: per creare l’identità di un boutique hotel è fondamentale lo studio del concept. Quali sono le caratteristiche e i dettagli che rendono unico il Regency?

Abbiamo cominciato dallo studio delle peculiarità della città che lo ospita. I concetti di stratificazione, ricchezza e pluralità sono alla base del percorso narrativo che abbiamo costruito e condiviso con il cliente e il gestore in tutto il processo progettuale. Possiamo considerare l’unicità del Regency sotto tanti punti di vista: prima di tutto per la sua posizione strategica e a pochi passi dai luoghi più caratteristici di Roma; in secondo luogo per la storia dell’edificio, che in passato era parte del consolato greco e successivamente fu abbandonato per anni. Il nostro intervento è stato a tutti gli effetti un esempio di rigenerazione urbana al centro della città.
Marina Ranieri

Com’è iniziata la ricerca di arredi, tessuti e colori? E come si traduce l’influenza del lifestyle anni Cinquanta nell’interior design?

La ricerca è iniziata proprio dalla volontà di evocare gli anni Cinquanta: le linee grafiche, i pattern presenti sui rivestimenti in pietra sono scaldati dagli inserti color noce e dalla morbidezza dei velluti degli imbottiti, creando un buon equilibrio sensoriale. I materiali scelti esprimono i concetti di monumentalità, durata e purezza che vengono attribuiti alla capitale. Il ricordo della Dolce Vita viene evocato in tutto il concept di interior: le linee morbide degli anni Cinquanta sono visibili nelle forme degli imbottiti su misura, nella scelta delle sedute e nel design del bancone della reception, oltre che nelle icone di stile – come la Vespa - presenti nel foyer e nella scelta dei corpi illuminanti. Le influenze della metà del secolo inoltre sono presenti nel bancone del bar con la sua linea retrò e la bottiglieria sospesa e a vista, nell’inserimento di inserti in noce con la tipica cannettatura verticale, negli arredi su misura e nella selezione di fotografie presenti nelle camere: per ogni armadio è stato stampato uno degli scatti più rappresentativi dell’archivio di Federico Garolla, il fotografo partenopeo che ha immortalato la Dolce Vita romana.

I boutique hotel sono alberghi caratteristici che si distinguono per piccole dimensioni e un ambiente accogliente. Svelaci qualche dettaglio sulle camere del Regency: c’è qualche elemento che le accomuna?

Le stanze per gli ospiti sono spazi compatti e confortevoli: si tratta di scenari contemporanei in cui le suggestioni fifties si esprimono attraverso la scelta di finiture, materiali, effetti tattili e visivi. Sono state studiate con due palette cromatiche, una chiara e l’altra scura. In tutte le stanze è presente una parete costituita da grandi lastre in ceramica effetto pietra su cui si attesta il letto. L’elemento monolitico in pietra accostato alla morbidezza della testata bilancia la composizione che, unitamente agli scenari di luce, contribuisce a creare la sensazione di una camera in cui si riposa bene, in cui ci si sente a casa. Una percezione che abbiamo ricercato e voluto rievocare in tutte le camere dell’hotel.

In che modo il team di Eclettico Design ha concretizzato le esigenze progettuali del cliente? Quali sono state le sfide più grandi che avete affrontato durante la progettazione?

Il cliente è sempre stato molto coinvolto in tutte le fasi del progetto, considerando fin dal primo giorno il Regency non come il suo hotel, ma come la sua casa. Ha dimostrato grande tenacia, e sicuramente audacia, quando ha deciso di iniziare un processo di affiliazione con il brand Tribute Portfolio di Marriott International, a progettazione conclusa. Noi di Eclettico Design abbiamo quindi aggiornato tutto il progetto agli standard della catena. Il nostro ruolo come progettisti è sempre di fondamentale importanza in questa fase, per garantire sia alla proprietà che al brand l’esito positivo della verifica tecnica finale, un passaggio necessario per l’acquisizione del marchio dell’operatore.

Il traguardo più sfidante è stato sicuramente soddisfare il cliente e gestire tutte le complessità che comportano lo sviluppo del progetto di un hotel: superare gli ostacoli di una ristrutturazione di un edificio esistente, soddisfare i requisiti della catena e le aspettative del cliente.

Un’altra situazione che ci ha messi alla prova è stata quella di massimizzare il numero di camere, trovare un equilibrio tra la quantità di chiavi e le dimensioni delle stanze, sempre in linea con i parametri di un hotel 4 stelle lusso e senza rinunciare a un Room Mix che includesse anche le suite.

Dal racconto emerge un hotel curato in ogni dettaglio, un luogo elegante, intimo e confortevole, dove è semplice sentirsi a casa. La meta perfetta per godere della bellezza autentica di Roma, un viaggio nella storia e nelle emozioni del passato attraverso gli arredi, i tessuti e le sfumature di un albergo che sorprende a ogni angolo, grazie alla professionalità e alla maestria del team di Eclettico Design in grado di interpretare ogni stile di interior, dal più moderno al più tradizionale, a tal punto da far sembrare il Regency la location perfetta per il celebre film di Federico Fellini: La dolce vita.

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