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Ristorante aziendale

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Come cambiano i luoghi della ristorazione aziendale: dalla mensa del mezzogiorno all’area sociale 24/7
1/4/2017
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Un tempo si andava in mensa, e il solo nome, “mensa”, evocava colori e sapori incerti e un po’ sbiaditi.
È poi arrivato un tempo in cui la mensa cambiò d’abito, diventando ristorante aziendale, con tutti gli annessi arnesi concettuali e sensoriali.

La città stessa stava cambiando, e mescolava ovunque intrattenimento e lavoro, mentre il lavoro incorporava il leisure. E quale luogo più di un’ex-mensa poteva incarnare il leisure, mentre offriva i suoi grandi spazi anche per lavorare? In effetti erano tempi strani, stava succedendo qualcosa… Stava arrivando lo “smart working”.

E anche il ristorante diventò “smart”. Fu un ibrido assoluto: perché infine non si condivideva semplicemente cibo, ma relazioni, interazioni, cultura e lavoro. E si faceva rete. Ci volle del tempo per capire che tutto ciò era una risposta del corpo alla virtualizzazione delle relazioni urbane impressa dalla tecnologia

Allianz Canteen

Ma proprio la tecnologia è l’ingrediente di una nuova fase: che chiamiamo 3.0. Gli spazi della ristorazione aziendale continuano ad aumentare le funzioni, e si aprono anche alla città, ma gestendosi in modo ancora più “smart”: e si digitalizzano. Quella tecnologia che era passata dal mondo leisure dei consumer a quello produttivo del business, torna al leisure, ma all’interno del business. Meraviglioso cortocircuito! Tipico dei nostri tempi straordinari.

D’ora in poi, si aprono mille scenari: quante possibilità ha un’azienda per essere attrattiva facendo leva sul cibo?

Leggi l'articolo completo qui

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April 1, 2017
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April 1, 2017

Ristorante aziendale

Un tempo si andava in mensa, e il solo nome, “mensa”, evocava colori e sapori incerti e un po’ sbiaditi. È poi arrivato un tempo in cui la mensa cambiò d’abito, diventando ristorante aziendale, con tutti gli annessi arnesi concettuali e sensoriali.
Un tempo si andava in mensa, e il solo nome, “mensa”, evocava colori e sapori incerti e un po’ sbiaditi. È poi arrivato un tempo in cui la mensa cambiò d’abito, diventando ristorante aziendale, con tutti gli annessi arnesi concettuali e sensoriali.

Un tempo si andava in mensa, e il solo nome, “mensa”, evocava colori e sapori incerti e un po’ sbiaditi.
È poi arrivato un tempo in cui la mensa cambiò d’abito, diventando ristorante aziendale, con tutti gli annessi arnesi concettuali e sensoriali.

La città stessa stava cambiando, e mescolava ovunque intrattenimento e lavoro, mentre il lavoro incorporava il leisure. E quale luogo più di un’ex-mensa poteva incarnare il leisure, mentre offriva i suoi grandi spazi anche per lavorare? In effetti erano tempi strani, stava succedendo qualcosa… Stava arrivando lo “smart working”.

E anche il ristorante diventò “smart”. Fu un ibrido assoluto: perché infine non si condivideva semplicemente cibo, ma relazioni, interazioni, cultura e lavoro. E si faceva rete. Ci volle del tempo per capire che tutto ciò era una risposta del corpo alla virtualizzazione delle relazioni urbane impressa dalla tecnologia

Allianz Canteen

Ma proprio la tecnologia è l’ingrediente di una nuova fase: che chiamiamo 3.0. Gli spazi della ristorazione aziendale continuano ad aumentare le funzioni, e si aprono anche alla città, ma gestendosi in modo ancora più “smart”: e si digitalizzano. Quella tecnologia che era passata dal mondo leisure dei consumer a quello produttivo del business, torna al leisure, ma all’interno del business. Meraviglioso cortocircuito! Tipico dei nostri tempi straordinari.

D’ora in poi, si aprono mille scenari: quante possibilità ha un’azienda per essere attrattiva facendo leva sul cibo?

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