Lombardini22 ha raccolto la sfida di trasmettere la propria identità attraverso un canale inedito: una propria firma olfattiva. Il percorso che ha portato alla sua creazione è stato un viaggio affascinante attraverso sentieri innovativi nei territori dell’esperienza sensoriale.

Nostro compagno di viaggio è Pierre Negrin, creatore di essenze dal talento distintivo per la sua capacità di creare accordi olfattivi inaspettati e originali. La firma olfattiva fa riferimento all’idea di associare a una fragranza i valori in cui si identifica un brand, trasmettendo quindi – in maniera sottile e unica – l’identità dell’azienda.

Il percorso che stiamo sperimentando deriva da una considerazione tanto semplice quanto poco considerata in ambito progettuale: gli odori hanno un’incredibile influenza sul nostro stato d’animo, sulle nostre emozioni e persino sul nostro comportamento.

Quando sentiamo un profumo in un attimo siamo trasportati in luoghi lontani, ci ricordiamo di una persona speciale, riviviamo momenti particolari in modo potente e istantaneo.

Questo accade perché l’olfatto gioca e si relaziona con la parte più antica del nostro cervello, quella che governa le emozioni, ovvero il sistema limbico. Molti aspetti della nostra vita derivano dagli odori. L’olfatto è un senso che analizza di continuo tutto ciò che ci circonda: controlla la qualità degli alimenti, scruta l’ambiente alla ricerca di potenziali pericoli e ci dona sottili sfumature di piacere e benessere. L’olfatto è dunque fondamentale per la conoscenza del mondo e per recepire la realtà intorno a noi.

Come utilizzare questo potente mezzo negli spazi dell’architettura?
Progettare ambienti che stimolano tanto gli occhi quanto l’olfatto è un gioco complesso che, più che su prospettiva e regole matematiche, si fonda sulla capacità di evocare ricordi e sensazioni attraverso l’uso consapevole delle essenze odorose.

È compito di progettisti e designer riappropriare l’architettura della sua dimensione olfattiva offrendo modi originali e inaspettati di fare esperienza dei luoghi attraverso quelle costruzioni invisibili che l’olfatto allestisce. Tutto questo non avviene semplicemente spruzzando una fragranza in ambiente.La progettazione dell’esperienza olfattiva all’interno di uno spazio è la narrazione di un viaggio sensoriale pensato attraverso gli odori per quel determinato luogo e tempo. Unico. Irripetibile.

Utilizzare l’olfatto come elemento di design nella progettazione degli spazi permette di creare quindi ambienti più ricchi e stimolanti, raccontare la storia e i valori di un brand, creare un legame più profondo tra le persone e l’ambiente circostante. Finalmente spazi innovativi e seducenti dal punto di vista percettivo ed emozionale.