Ricerca

Lombardini22 impact

Data Centers of the future are here

Quello che ancora c'è da fare
20/6/2022
Written by
Share:

Sono passati 20 anni da quando, al Summit Mondiale dello Sviluppo Sostenibile del 2002, per la prima volta la sostenibilità è stata inquadrata come intersezione necessaria dei suoi tre aspetti: economico, sociale e ambientale. Andando ancora più indietro, fu la commissione Brundtland ad accreditarsi nel 1987 per aver reso popolare il concetto di sviluppo sostenibile, descrivendolo come “lo sviluppo che soddisfa le esigenze del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni”.

La sostenibilità nasce dunque non come concetto ambientalista o ecologico, ma come necessità sociale che parte dalla persona.

I nostri 15 anni di storia ci stanno restituendo un’immagine di noi vicina allo sviluppo così inteso. È il percorso fatto che conferma per noi un posizionamento insolito per una società come la nostra, basato sulla cura e sullo sviluppo di persone e territori.

Con l’esplosione infodemica dell’acronimo ESG, oggi ci siamo accorti di quanto il nostro modo particolare di stare sul mercato e di tessere la comunità sia attuale e prezioso, ma con il rischio di affogare nel rumore di fondo di un tema tanto, troppo discusso.

Abbiamo colto l’occasione per chiederci con coraggio “a che punto siamo, davvero?”.

Guardarsi dentro e prendere consapevolezza dalla realtà, di quello che abbiamo fatto e di quello che ancora c’è da fare, è il primo passo per scegliere di guidare il percorso già in atto verso una transizione concreta e autentica.

Visione strategica della governance, coinvolgimento della community (dai professionisti interni a tutta la filiera) e comunicazione trasparente sono i valori su cui si fonda la nostra identità e da cui rilanciamo il cammino verso quello sviluppo sostenibile che molti chiamano transizione ecologica, ma che non riguarda solo l’ecologia.

Il che è ben diverso dal raccontarci quanto siamo bravi.

Da oggi vogliamo rileggere e far emergere la strada che ci ha portato fin qui, essere ancora più trasparenti con chi ci è vicino e darci degli orizzonti. La sfida sarà riuscire a rendere misurabili i nostri desideri declinandoli in obiettivi di sostenibilità in termini di riduzioni d’impatto sul pianeta, sviluppo di persone e territori, ampliamento delle relazioni.

Vogliamo intendere ogni goal non come traguardo, ma come una boa (proprio come questi 15 anni!), pronti per sfidarci ancora e migliorare sempre di più.

DI OGNUNO

Dal progetto DI OGNUNO (scopri di più sulla Reception di Ognuno), nato da un’iniziativa di HospitalityRiva in collaborazione con Lombardini22 con Village for all - V4A® Ospitalità Accessibile, nasce un documento digitale che accompagna in un viaggio nel mondo dell’ospitalità accessibile e della progettazione universale nel settore dell’accoglienza, alla ricerca di risposte e soluzioni per la creazione di spazi e servizi che rispondano alle esigenze DI OGNUNO.

Scopri l'Universal Design nell'ospitalità

Inserisci il tuo indirizzo email per ricevere il digibook

Grazie per esserti registato!(en)Thank you for subscribing!
Oops! Qualcosa è andato storto durante l'invio.(en)Oops! Something went wrong while submitting the form.
Written By
June 20, 2022
Attualità
Written by
Share:
June 20, 2022

Lombardini22 impact

Sono passati 20 anni da quando, al Summit Mondiale dello Sviluppo Sostenibile del 2002, per la prima volta la sostenibilità è stata inquadrata come intersezione necessaria dei suoi tre aspetti: economico, sociale e ambientale. Andando ancora più indietro, fu la commissione Brundtland ad accreditarsi nel 1987 per aver reso popolare il concetto di sviluppo sostenibile, descrivendolo come “lo sviluppo che soddisfa le esigenze del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni”.

La sostenibilità nasce dunque non come concetto ambientalista o ecologico, ma come necessità sociale che parte dalla persona.

I nostri 15 anni di storia ci stanno restituendo un’immagine di noi vicina allo sviluppo così inteso. È il percorso fatto che conferma per noi un posizionamento insolito per una società come la nostra, basato sulla cura e sullo sviluppo di persone e territori.

Con l’esplosione infodemica dell’acronimo ESG, oggi ci siamo accorti di quanto il nostro modo particolare di stare sul mercato e di tessere la comunità sia attuale e prezioso, ma con il rischio di affogare nel rumore di fondo di un tema tanto, troppo discusso.

Abbiamo colto l’occasione per chiederci con coraggio “a che punto siamo, davvero?”.

Guardarsi dentro e prendere consapevolezza dalla realtà, di quello che abbiamo fatto e di quello che ancora c’è da fare, è il primo passo per scegliere di guidare il percorso già in atto verso una transizione concreta e autentica.

Visione strategica della governance, coinvolgimento della community (dai professionisti interni a tutta la filiera) e comunicazione trasparente sono i valori su cui si fonda la nostra identità e da cui rilanciamo il cammino verso quello sviluppo sostenibile che molti chiamano transizione ecologica, ma che non riguarda solo l’ecologia.

Il che è ben diverso dal raccontarci quanto siamo bravi.

Da oggi vogliamo rileggere e far emergere la strada che ci ha portato fin qui, essere ancora più trasparenti con chi ci è vicino e darci degli orizzonti. La sfida sarà riuscire a rendere misurabili i nostri desideri declinandoli in obiettivi di sostenibilità in termini di riduzioni d’impatto sul pianeta, sviluppo di persone e territori, ampliamento delle relazioni.

Vogliamo intendere ogni goal non come traguardo, ma come una boa (proprio come questi 15 anni!), pronti per sfidarci ancora e migliorare sempre di più.

Leggi l’articolo
June 20, 2022
Attualità
Written by
Share:
Do you want to read it in English?
Switch to English
Vuoi leggerlo in italiano?
Cambia in Italiano
Quello che ancora c'è da fare.