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Neuroscienza e architettura: il nuovo progetto di ricerca

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Lombardini22 con l'IN-CNR di Parma
15/4/2019
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Il team diretto dal Prof. Giacomo Rizzolatti indagherà gli aspetti più complessi della relazione tra forma dello spazio e rappresentazioni cerebrali corporee ed affettive.

L’architettura influisce sul nostro comportamento e sui nostri stati mentali. Per indagare gli aspetti più complessi della relazione esistente tra forma dello spazio e le rappresentazioni cerebrali corporee ed affettive dell’uomo è stato avviato un progetto di ricerca presso la sede di Parma dell’Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IN-CNR). Insieme a Davide Ruzzon Direttore di TUNED, per Lombardini22, il team di ricercatori coinvolti nel progetto è coordinato da Giovanni Vecchiato e costituito da Fausto Caruana e Pietro Avanzini, con la partecipazione straordinaria del Prof. Giacomo Rizzolatti. 

Il progetto, che si svilupperà in tre fasi distinte, andrà a individuare come le differenti configurazioni dello spazio architettonico influenzano il riconoscimento di espressioni emotive. L’obiettivo di fondo è creare i contesti ideali per rispondere alle attese emotive implicite, e inconsapevoli, delle persone quando affrontano le esperienze per le quali vengono realizzati i luoghi e gli edifici nelle città: dall’ingresso in un ufficio, all’arrivo sul posto di lavoro, alla pausa nel parco sotto casa, fino al rientro tra le mura domestiche ed altri ancora. 

“Le moderne scoperte neuroscientifiche dimostrano che la rappresentazione dello spazio nel cervello dell’uomo viene generata sulla base delle esperienze" sottolinea il Prof. Giacomo Rizzolatti.

Una codifica che coinvolge il sistema motorio e sensoriale attraverso meccanismi mirror, i quali sono anche alla base del riconoscimento di azioni e di emozioni. Come l’uomo percepisce lo spazio in cui vive dipende quindi dalla propria rappresentazione corporea ed affettiva.  

La ricerca, che avrà la durata di 4 anni, è cofinanziata da Lombardini22, che nel 2016, insieme a Davide Ruzzon, ha dato vita a TUNED, il nuovo strumento dedicato alle neuroscienze applicate al campo dell’architettura con l’obiettivo di guidare lo sviluppo del pro­getto degli spazi in sintonia con la realizzazione dei bisogni e delle attese degli utenti degli spazi, ri­portando l’uomo al centro del progetto architettonico.

“La ricerca offrirà le basi scientifiche per individuare le forme dello spazio che meglio realizzano una sintonia con le attese pre-cognitive delle persone - spiega Davide Ruzzon - e i risultati metteranno a disposizione dei progettisti e degli operatori privati e pubblici, strumenti operativi in grado di influire positivamente sulle relazioni di gruppo, sulle abilità cognitive e sul benessere in senso esteso. La ricerca avviata in collaborazione con IN-CNR andrà a consolidare a livello sperimentale i risultati sinora raggiunti nell’ambito delle ricerche sviluppate da TUNED sulla relazione tra emozioni e costruzione tridimensionale dello spazio”.

DI OGNUNO

Dal progetto DI OGNUNO (scopri di più sulla Reception di Ognuno), nato da un’iniziativa di HospitalityRiva in collaborazione con Lombardini22 con Village for all - V4A® Ospitalità Accessibile, nasce un documento digitale che accompagna in un viaggio nel mondo dell’ospitalità accessibile e della progettazione universale nel settore dell’accoglienza, alla ricerca di risposte e soluzioni per la creazione di spazi e servizi che rispondano alle esigenze DI OGNUNO.

Scopri l'Universal Design nell'ospitalità

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April 15, 2019
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Neuroscienza e architettura: il nuovo progetto di ricerca

Il team diretto dal Prof. Giacomo Rizzolatti indagherà gli aspetti più complessi della relazione tra forma dello spazio e rappresentazioni cerebrali corporee ed affettive.

L’architettura influisce sul nostro comportamento e sui nostri stati mentali. Per indagare gli aspetti più complessi della relazione esistente tra forma dello spazio e le rappresentazioni cerebrali corporee ed affettive dell’uomo è stato avviato un progetto di ricerca presso la sede di Parma dell’Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IN-CNR). Insieme a Davide Ruzzon Direttore di TUNED, per Lombardini22, il team di ricercatori coinvolti nel progetto è coordinato da Giovanni Vecchiato e costituito da Fausto Caruana e Pietro Avanzini, con la partecipazione straordinaria del Prof. Giacomo Rizzolatti. 

Il progetto, che si svilupperà in tre fasi distinte, andrà a individuare come le differenti configurazioni dello spazio architettonico influenzano il riconoscimento di espressioni emotive. L’obiettivo di fondo è creare i contesti ideali per rispondere alle attese emotive implicite, e inconsapevoli, delle persone quando affrontano le esperienze per le quali vengono realizzati i luoghi e gli edifici nelle città: dall’ingresso in un ufficio, all’arrivo sul posto di lavoro, alla pausa nel parco sotto casa, fino al rientro tra le mura domestiche ed altri ancora. 

“Le moderne scoperte neuroscientifiche dimostrano che la rappresentazione dello spazio nel cervello dell’uomo viene generata sulla base delle esperienze" sottolinea il Prof. Giacomo Rizzolatti.

Una codifica che coinvolge il sistema motorio e sensoriale attraverso meccanismi mirror, i quali sono anche alla base del riconoscimento di azioni e di emozioni. Come l’uomo percepisce lo spazio in cui vive dipende quindi dalla propria rappresentazione corporea ed affettiva.  

La ricerca, che avrà la durata di 4 anni, è cofinanziata da Lombardini22, che nel 2016, insieme a Davide Ruzzon, ha dato vita a TUNED, il nuovo strumento dedicato alle neuroscienze applicate al campo dell’architettura con l’obiettivo di guidare lo sviluppo del pro­getto degli spazi in sintonia con la realizzazione dei bisogni e delle attese degli utenti degli spazi, ri­portando l’uomo al centro del progetto architettonico.

“La ricerca offrirà le basi scientifiche per individuare le forme dello spazio che meglio realizzano una sintonia con le attese pre-cognitive delle persone - spiega Davide Ruzzon - e i risultati metteranno a disposizione dei progettisti e degli operatori privati e pubblici, strumenti operativi in grado di influire positivamente sulle relazioni di gruppo, sulle abilità cognitive e sul benessere in senso esteso. La ricerca avviata in collaborazione con IN-CNR andrà a consolidare a livello sperimentale i risultati sinora raggiunti nell’ambito delle ricerche sviluppate da TUNED sulla relazione tra emozioni e costruzione tridimensionale dello spazio”.

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