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Leisure: unexpected, attractive, dynamic.

Data Centers of the future are here

Elemento strategico tra esperienze consolidate e offerte inedite
15/11/2019
Written by
Paolo Facchini, Igor Rebosio
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Le recenti declinazioni del Leisure nel mondo retail fanno di questa tipologia un elemento sempre più importante nello sviluppo dei centri commerciali, i quali nel loro processo di riposizionamento devono rendersi più attraenti cambiando l’offerta con nuovi concept espressamente orientati anche al divertimento, al tempo libero, allo sport.

Per quanto non generi profitti allineati con altre attività commerciali, soprattutto in relazione alla grande quantità di superficie che richiede, il Leisure è strategico per il suo indotto vitale: è una “catchment area” che offre esperienze collettive, moltiplica il flusso di visitatori con effetti positivi su tutto l’asset e, quando ben assortito, concorre a fare di un centro commerciale una lifestyle destination.

Per questo rileviamo quanto la sperimentazione sull’assortimento dei format sia un trend estremamente attuale: i format oggi non si limitano alle offerte tradizionali con cui ha avuto origine la presenza del Leisure nel Retail (Multiplex, Bowling ecc.), ma vedono una forte sperimentazione di nuove proposte. Così, insieme con le attrazioni tuttora presenti come FEC (Family Entertainment Center), Multisala e spazi per eventi, si affacciano sul mercato proposte innovative come tappeti elastici zero-gravity, Go Kart elettrico multilivello (che sta vedendo un incremento d’utenza femminile), spazi Arcade virtuali e reali, Edutainment e così via.

Al di là della nostro osservatorio diretto, apprendiamo inoltre quanto i trend emergenti siano anche meticci, una mescolanza di formati che coniuga F&B di qualità e sport competitivo, arte ed entertainment (Artainment), e-gaming e Virtual Reality con offerte immersive secondo una “gamification” dell’esperienza che risponde al desiderio di divertimento delle persone, puntando molto su un’attrattività digitale.

La sfida è allora trovare un bilanciamento tra esperienze note e consolidate e offerte inedite che possano attrarre per il loro carattere di novità.

Bicocca Village - Milano

Poiché se il Leisure si sta sperimentando sempre più come nuova centralità supplementare, affiancandosi al Food e altre àncore più tradizionali, il suo impatto dimensionale nell’equilibrio complessivo del centro richiede nuove narrazioni.

Naturalmente non ci sono regole univoche: in funzione del contesto sociale, economico e culturale in cui si sviluppa, la composizione di un polo di attrazione articolato come il Leisure può avere esiti diversi e trasmettere altrettanto diversi significati ai frequentatori che utilizzano un Centro. Tuttavia, pur nelle specificità che lo distinguono dal sistema Retail di cui fa parte, condivide la forma esperienziale, in qualche modo estremizzandola, con cui entrambi si propongono al pubblico: ed è una forma che sempre più assimila tutta la ricchezza dell’esperienza urbana.

Allora il racconto sarà quello di “microcittà” capaci di tenere insieme anche grandi distanze, di snodarsi in un “24h journey” che relaziona acquisti lungo il Mall e ristoro nelle food court, approda a grandi aree di intrattenimento indoor e outdoor, sfocia in palestre e facility sportive, attraversa landscape attrezzati e qualificanti.

E in questo il Leisure ha un ruolo magnetico essenziale: da maneggiare con dirompenza ed equilibrio, innovazione e cura.

DI OGNUNO

Dal progetto DI OGNUNO (scopri di più sulla Reception di Ognuno), nato da un’iniziativa di HospitalityRiva in collaborazione con Lombardini22 con Village for all - V4A® Ospitalità Accessibile, nasce un documento digitale che accompagna in un viaggio nel mondo dell’ospitalità accessibile e della progettazione universale nel settore dell’accoglienza, alla ricerca di risposte e soluzioni per la creazione di spazi e servizi che rispondano alle esigenze DI OGNUNO.

Scopri l'Universal Design nell'ospitalità

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Leisure: unexpected, attractive, dynamic.

Le recenti declinazioni del Leisure nel mondo retail fanno di questa tipologia un elemento sempre più importante nello sviluppo dei centri commerciali, i quali nel loro processo di riposizionamento devono rendersi più attraenti cambiando l’offerta con nuovi concept espressamente orientati anche al divertimento, al tempo libero, allo sport.

Per quanto non generi profitti allineati con altre attività commerciali, soprattutto in relazione alla grande quantità di superficie che richiede, il Leisure è strategico per il suo indotto vitale: è una “catchment area” che offre esperienze collettive, moltiplica il flusso di visitatori con effetti positivi su tutto l’asset e, quando ben assortito, concorre a fare di un centro commerciale una lifestyle destination.

Per questo rileviamo quanto la sperimentazione sull’assortimento dei format sia un trend estremamente attuale: i format oggi non si limitano alle offerte tradizionali con cui ha avuto origine la presenza del Leisure nel Retail (Multiplex, Bowling ecc.), ma vedono una forte sperimentazione di nuove proposte. Così, insieme con le attrazioni tuttora presenti come FEC (Family Entertainment Center), Multisala e spazi per eventi, si affacciano sul mercato proposte innovative come tappeti elastici zero-gravity, Go Kart elettrico multilivello (che sta vedendo un incremento d’utenza femminile), spazi Arcade virtuali e reali, Edutainment e così via.

Al di là della nostro osservatorio diretto, apprendiamo inoltre quanto i trend emergenti siano anche meticci, una mescolanza di formati che coniuga F&B di qualità e sport competitivo, arte ed entertainment (Artainment), e-gaming e Virtual Reality con offerte immersive secondo una “gamification” dell’esperienza che risponde al desiderio di divertimento delle persone, puntando molto su un’attrattività digitale.

La sfida è allora trovare un bilanciamento tra esperienze note e consolidate e offerte inedite che possano attrarre per il loro carattere di novità.

Bicocca Village - Milano

Poiché se il Leisure si sta sperimentando sempre più come nuova centralità supplementare, affiancandosi al Food e altre àncore più tradizionali, il suo impatto dimensionale nell’equilibrio complessivo del centro richiede nuove narrazioni.

Naturalmente non ci sono regole univoche: in funzione del contesto sociale, economico e culturale in cui si sviluppa, la composizione di un polo di attrazione articolato come il Leisure può avere esiti diversi e trasmettere altrettanto diversi significati ai frequentatori che utilizzano un Centro. Tuttavia, pur nelle specificità che lo distinguono dal sistema Retail di cui fa parte, condivide la forma esperienziale, in qualche modo estremizzandola, con cui entrambi si propongono al pubblico: ed è una forma che sempre più assimila tutta la ricchezza dell’esperienza urbana.

Allora il racconto sarà quello di “microcittà” capaci di tenere insieme anche grandi distanze, di snodarsi in un “24h journey” che relaziona acquisti lungo il Mall e ristoro nelle food court, approda a grandi aree di intrattenimento indoor e outdoor, sfocia in palestre e facility sportive, attraversa landscape attrezzati e qualificanti.

E in questo il Leisure ha un ruolo magnetico essenziale: da maneggiare con dirompenza ed equilibrio, innovazione e cura.

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