Il futuro data center di Segrate
Data Centers of the future are here

Oggi il numero di strutture tecnologiche per l’archiviazione e la protezione dei dati è in netto aumento. La rapida diffusione e l’evoluzione dell’intelligenza artificiale, così come la crescente domanda di servizi digitali e di cloud computing, richiedono data center sempre più potenti e, di conseguenza, con maggiori esigenze energetiche.
La ricerca di un impatto ambientale minimo è pertanto al centro dell’attenzione di tutta la filiera dei data center: infatti, se accompagnati da un approccio strategico, questi edifici possono dare vita a operazioni di rigenerazione territoriale. Ne è un esempio il progetto in corso del nuovo Data Center Campus che Lombardini22 sta portando avanti insieme a CyrusOne e 2C Sviluppo Immobiliare all’interno del Comune di Segrate, in pieno accordo con l’autorità locale.
In questo progetto, le chiavi della rigenerazione sono due: la prima è l’attenzione al territorio, che si traduce in una scelta consapevole del sito e in una serie di interventi di riqualificazione del quartiere, mentre la seconda consiste nel coinvolgimento della comunità locale.
La scelta del sito
Per minimizzare il consumo di suolo, i data center vengono progettati in aree dove la pianificazione urbanistica ha già previsto un consumo di suolo ad uso compatibile, con preferenza per il riuso di siti industriali dismessi. Anche a Segrate sarà così: la nuova struttura sorgerà su un’area abbandonata ormai da venticinque anni, riqualificandola e trasformando l’ex Centro Informazioni Studi ed Esperienze (CISE) in un hub tecnologico.
Questo intervento, tuttavia, rappresenta solo una parte dell’intero progetto, che coinvolge tutta l’area circostante, in particolare il parco del Golfo Agricolo, una zona tradizionalmente dedicata all’agricoltura. L’acquisizione del campo e la successiva donazione al Comune di Segrate hanno permesso di destinare l’area a uso comunitario, revocando i diritti edificatori che insistevano su di essa.

I benefici per il quartiere
Gli interventi prevedono anche la riqualificazione di via Delle Regioni e l’efficientamento delle infrastrutture locali, che limiteranno il traffico incoraggiando la mobilità dolce, e l’adozione di soluzioni tecnologiche sostenibili, come l’installazione di pannelli solari sulle scuole e sui centri civici o il riutilizzo del calore dei data center a beneficio della città e dei suoi abitanti.
Questo progetto non solo genera opportunità economiche, ma anche lavorative. Infatti, tutto il processo di realizzazione, il funzionamento e la manutenzione richiederanno l’intervento di professionisti altamente specializzati, rendendo l’area un polo di attrazione per nuovi talenti. Come ha affermato il Sindaco Paolo Micheli,
«Il Data Center di Segrate non sarà soltanto una struttura tecnologica, ma rappresenterà un motore di crescita per Segrate. È un grande esempio di come l’innovazione, la sostenibilità e lo sviluppo possono fondersi per far migliorare la nostra città e la vita dei cittadini».

Community engagement
Il successo di un progetto viene determinato anche dal riscontro e dall’opinione di tutti i cittadini che abitano nel quartiere. Pertanto è fondamentale informare adeguatamente la comunità, facendo chiarezza su eventuali dubbi o timori. Un’indagine condotta da CyrusOne in tutta Europa ha rivelato che la percentuale di opinioni favorevoli cresce significativamente tra coloro che hanno un data center vicino casa: il 71% tra questi è consapevole delle opportunità lavorative generate da queste strutture e il 68% ritiene che siano un motore di crescita economica per il territorio. I risultati ottenuti suggeriscono quindi che chi risiede vicino ai data center ha più consapevolezza e percepisce maggiormente i benefici rispetto a chi non ci vive vicino e non è adeguatamente informato.
Per questo, ad accompagnare il processo di realizzazione del nuovo campus, si è sviluppata una campagna di coinvolgimento della comunità. È nato il festival “Segrate in volo”, pensato per festeggiare l'acquisizione a patrimonio pubblico del Golfo Agricolo, offrendo ai cittadini partecipanti un’esperienza in mongolfiera sopra tutta l’area. Questo evento è stato il primo passo per avvicinare i residenti al progetto, mostrando i benefici concreti correlati alla costruzione del nuovo Data Center Campus.
Abbiamo portato questo progetto anche al Data Center Nation, Milano 2025, nel panel “Smart Planning: Sustainable Data Centers as Catalysts for Positive Urban Development”, moderato da Paolo Bovio, Managing Editor e Autore di Will Media, che ha commentato così:
«È importante, come tutti i cambiamenti partire dai dati, ricercare il dialogo con la comunità, per raccontare il progetto che si va a sviluppare e spiegare quali possono essere le contromisure e i benefici positivi per la comunità, a partire dai dati, in un processo che quindi non cali la trasformazione dall’alto ma la accompagni e la condivida».

DI OGNUNO
Dal progetto DI OGNUNO (scopri di più sulla Reception di Ognuno), nato da un’iniziativa di HospitalityRiva in collaborazione con Lombardini22 con Village for all - V4A® Ospitalità Accessibile, nasce un documento digitale che accompagna in un viaggio nel mondo dell’ospitalità accessibile e della progettazione universale nel settore dell’accoglienza, alla ricerca di risposte e soluzioni per la creazione di spazi e servizi che rispondano alle esigenze DI OGNUNO.
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