Ricerca

Retail: un mercato aperto a infinite possibilità

Data Centers of the future are here

Un approccio "Design Thinking" per comprendere il consumatore e individuare i trend emergenti
11/11/2019
Written by
Share:

In questo mondo fluido che continua a sollecitarci nel nostro modo di essere e di vivere, i centri commerciali devono andare incontro ai cambiamenti, veloci tanto quanto le innovazioni presentate nei negozi.

Seppur consapevoli dell’impossibilità di trasformare tutto in modo parallelo e omogeneo a causa della complessità di questi centri, il rinnovamento è essenziale e irrinunciabile per non perdere attrattività e per evitare la conseguente obsolescenza degli asset.

Come progettisti siamo coinvolti nella comprensione dei futuri clienti del centro, mettendo in pratica l’approccio “Design Thinking”che ci contraddistingue. La nostra attitudine all’ascolto e alla collaborazione con le strutture di commercializzazione dei nostri clienti ci consente di sviluppare concetti innovativi e sempre più attuabili.

Tramite poi nuovi strumenti come renderizzazioni e video, oggi già disponibili nelle prime fasi di elaborazione del concept design, siamo in grado di trasmettere i valori chiave e le proposte architettoniche semplificando l’interazione tra i professionisti coinvolti.

Dal nostro punto di vista privilegiato (nel 2019 abbiamo rinnovato oltre 20 asset e lavorato alla progettazione di numerosi nuovi interventi o ampliamenti, per un totale di 35 progetti sviluppati) riusciamo a individuare dei trend emergenti nel mercato.

Innanzi tutto siamo testimoni di una notevole trasformazione nella qualificazione delle aree comuni, in passato considerate puramente al servizio dei negozi e delle altre funzioni. Oggi queste sono considerate sempre più come spazi dove il proprio tempo in ambienti di alta qualità.

Nel tentativo di arricchimento dell’esperienza le differenze tra outlet, centri commerciali e supermercati sono sempre meno marcate, condividendo la ricerca di spazi di qualità.

Per questa ragione ci viene richiesto di disegnare luoghi in grado di generare benessere e sensazioni che siano memorabili: forniamo soluzioni che includano un accurato design delle luci, confortevoli spazi di accoglienza con aree relax, finiture, arredo e landscape design che vadano a ottemperare le variegate preferenze e necessità degli utenti.

Inoltre, in continuità con l’esperienza degli ultimi anni c’è una profonda trasformazione delle aree di Food & Beverage verso soluzioni più varie: le food hall e le market hall appaiono come risultato di questa contaminazione tra format.La flessibilità di questi nuovi concetti contribuisce a incrementare la permanenza in queste aree in diversi momenti oltre quelli del pasto, e a usare gli spazi come aree per lo studio o per il lavoro immersi in ambienti fruibili e di qualità.

La maggiore permanenza, poi, produce un effetto positivo generale, trasmettendo senso di vitalità e dando garanzia di frequentazione assidua dei negozi. 

Da ultimo, si nota un trend legato al “leisure”, componente più sperimentale e sperimentata: anche se non fornisce dei ricavi allineati con altre attività commerciali e pur richiedendo aree e  unità commerciali piuttosto estese, rappresenta una forte attrazione. Ne è la prova il crescente flusso di visitatori e l’estensione della catchment area che genera un effetto positivo generale sull’intero asset.

Un fattore chiave è la combinazione di format tradizionali in ambito leisure (multiplex, spazi per il bowling, aree eventi) con concetti innovativi come tappeti elastici, piste per kart indoor, luoghi per intrattenimento delle famiglie o spazi legati all’edutainment.

DI OGNUNO

Dal progetto DI OGNUNO (scopri di più sulla Reception di Ognuno), nato da un’iniziativa di HospitalityRiva in collaborazione con Lombardini22 con Village for all - V4A® Ospitalità Accessibile, nasce un documento digitale che accompagna in un viaggio nel mondo dell’ospitalità accessibile e della progettazione universale nel settore dell’accoglienza, alla ricerca di risposte e soluzioni per la creazione di spazi e servizi che rispondano alle esigenze DI OGNUNO.

Scopri l'Universal Design nell'ospitalità

Inserisci il tuo indirizzo email per ricevere il digibook

Grazie per esserti registato!(en)Thank you for subscribing!
Oops! Qualcosa è andato storto durante l'invio.(en)Oops! Something went wrong while submitting the form.
Written By
November 11, 2019
Attualità
Written by
Share:
November 11, 2019

Retail: un mercato aperto a infinite possibilità

In questo mondo fluido che continua a sollecitarci nel nostro modo di essere e di vivere, i centri commerciali devono andare incontro ai cambiamenti, veloci tanto quanto le innovazioni presentate nei negozi.

Seppur consapevoli dell’impossibilità di trasformare tutto in modo parallelo e omogeneo a causa della complessità di questi centri, il rinnovamento è essenziale e irrinunciabile per non perdere attrattività e per evitare la conseguente obsolescenza degli asset.

Come progettisti siamo coinvolti nella comprensione dei futuri clienti del centro, mettendo in pratica l’approccio “Design Thinking”che ci contraddistingue. La nostra attitudine all’ascolto e alla collaborazione con le strutture di commercializzazione dei nostri clienti ci consente di sviluppare concetti innovativi e sempre più attuabili.

Tramite poi nuovi strumenti come renderizzazioni e video, oggi già disponibili nelle prime fasi di elaborazione del concept design, siamo in grado di trasmettere i valori chiave e le proposte architettoniche semplificando l’interazione tra i professionisti coinvolti.

Dal nostro punto di vista privilegiato (nel 2019 abbiamo rinnovato oltre 20 asset e lavorato alla progettazione di numerosi nuovi interventi o ampliamenti, per un totale di 35 progetti sviluppati) riusciamo a individuare dei trend emergenti nel mercato.

Innanzi tutto siamo testimoni di una notevole trasformazione nella qualificazione delle aree comuni, in passato considerate puramente al servizio dei negozi e delle altre funzioni. Oggi queste sono considerate sempre più come spazi dove il proprio tempo in ambienti di alta qualità.

Nel tentativo di arricchimento dell’esperienza le differenze tra outlet, centri commerciali e supermercati sono sempre meno marcate, condividendo la ricerca di spazi di qualità.

Per questa ragione ci viene richiesto di disegnare luoghi in grado di generare benessere e sensazioni che siano memorabili: forniamo soluzioni che includano un accurato design delle luci, confortevoli spazi di accoglienza con aree relax, finiture, arredo e landscape design che vadano a ottemperare le variegate preferenze e necessità degli utenti.

Inoltre, in continuità con l’esperienza degli ultimi anni c’è una profonda trasformazione delle aree di Food & Beverage verso soluzioni più varie: le food hall e le market hall appaiono come risultato di questa contaminazione tra format.La flessibilità di questi nuovi concetti contribuisce a incrementare la permanenza in queste aree in diversi momenti oltre quelli del pasto, e a usare gli spazi come aree per lo studio o per il lavoro immersi in ambienti fruibili e di qualità.

La maggiore permanenza, poi, produce un effetto positivo generale, trasmettendo senso di vitalità e dando garanzia di frequentazione assidua dei negozi. 

Da ultimo, si nota un trend legato al “leisure”, componente più sperimentale e sperimentata: anche se non fornisce dei ricavi allineati con altre attività commerciali e pur richiedendo aree e  unità commerciali piuttosto estese, rappresenta una forte attrazione. Ne è la prova il crescente flusso di visitatori e l’estensione della catchment area che genera un effetto positivo generale sull’intero asset.

Un fattore chiave è la combinazione di format tradizionali in ambito leisure (multiplex, spazi per il bowling, aree eventi) con concetti innovativi come tappeti elastici, piste per kart indoor, luoghi per intrattenimento delle famiglie o spazi legati all’edutainment.

Leggi l’articolo
November 11, 2019
Attualità
Written by
Share:
Do you want to read it in English?
Switch to English
Vuoi leggerlo in italiano?
Cambia in Italiano
Quello che ancora c'è da fare.