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I 5 fondamentali del Re-Living

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Progettare l'abitare con Adolfo Suarez
23/3/2021
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Progettare una casa, o progettare l’abitare: scegliere la seconda via oggi significa fare Re-Living, andando oltre la residenza e abbracciando tutte le forme e i modi dell’abitare come student housing, co-living, social housing, senior living, luxury living.

Re-Living vuol dire progettare una proposta complessa e plurale che stabilisce un legame con la città, analizza la società - identificando target e tendenze -, lavora sulla tecnica, si completa di infiniti servizi. Soffermiamoci per un momento su ciascuno di questi elementi:

Legame con la città

La dimensione concreta del lavoro progettuale sull’abitare offre una riflessione ampia, che spazia dall’idea di città fino alla ricerca sulla distribuzione tipologico-spaziale dei singoli alloggi.

Analisi della società

Nell’abitare, il progetto è lo strumento per connettere la visione della filiera immobiliare agli utenti finali attraverso la profonda capacità di ascoltare e conoscere le persone, analizzarne i bisogni, le attese, i desideri di oggi e di domani. Per creare un progetto attrattivo, dedicato a un target reale, capace di generare qualità e reddito.

Servizi

Considerare i servizi parte della proposta abitativa implica un’ulteriore complessità che riguarda:

- gestori;

- organizzare le fasi pre e post gestione (creare una filiera);

- progettista (che deve tradurre in spazi i servizi);

L’obiettivo è offrire servizi ben calibrati, attenti alle esigenze in divenire, promotori di bellezza, equilibrio, sostenibilità. Perché è l’essere umano a essere sempre al centro del progetto nell’ottica di realizzare uno spazio su misura della persona che lo vivrà.

Tecnica

Il progetto deve essere basato su un’altissima competenza tecnica per elaborare tutte le soluzioni necessarie a ridurre i costi:

- Costi di esercizio | Consumi energetici e sostenibilità in senso ampio: edifici che riducono al minimo l’uso delle risorse, durante la costruzione e per tutta la loro durata. Progetti in grado di generare edifici adattivi: pronti ai cambiamenti di uso, nella struttura e nella tecnologia.

- Time to market | Accelerare la realizzazione del progetto per rispondere velocemente alle necessità del mercato, per esempio esempio tramite l’industrializzazione della cantierizzazione;

Concentriamoci per un momento sulle risposte abitative alle necessità emergenti:

Post Covid

Davvero le famiglie si orienteranno verso la soluzione “una stanza in più”? Oppure è necessario lavorare sulla flessibilità e chiederci: come possiamo espandere lo spazio senza aumentare i mq? Possibili risposte riguardano l’interno delle abitazioni: il disegno degli arredi (flessibili, versatili, trasformabili) e lo space planning, che hanno l’obiettivo di aumentare la capacità dello spazio di adattarsi alle necessità quotidiane di chi vi abita (come per esempio permettere contemporaneamente a due genitori di lavorare concentrati e a due ragazzi di seguire la didattica a distanza).

Le altre risposte riguardano l’esterno: considerare il quartiere come la naturale espansione dell’abitazione, così il giardino privato diventa il verde sotto casa e la stanza-ufficio la prenotiamo nel co-working di quartiere.

Altre ancora riguardano i nuovi modi di abitare, come il co-living, che risponde a una particolare domanda con capacità di investimento limitata (studenti) – ma non solo, c’è un desiderio crescente di smettere di “appartarsi”, siano singoli, coppie o famiglie, e iniziare a vivere davvero la comunità - e a una necessità crescente di socializzazione, irrinunciabile soprattutto in tempi di lockdown.

Possono essere tante le risposte, ma per adesso rimangono solo ipotesi. Scopriremo solo tra qualche tempo quali di queste risposte si concretizzeranno.

Un ruolo centrale giocheranno gli “attivatori” delle tendenze, come la mobilità: uno sviluppo del sistema trasportistico potrebbe attivare la domanda di abitazioni in periferia, con una stanza in più e più verde intorno, ma sempre connessi al centro città, pulsante, sociale, attrattivo, irrinunciabile.

Progettare l’abitare vuol dire progettare la città, perché è la città che si abita. O meglio, che dovremmo imparare ad abitare.

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March 23, 2021
Attualità
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March 23, 2021

I 5 fondamentali del Re-Living

Progettare una casa, o progettare l’abitare: scegliere la seconda via oggi significa fare Re-Living, andando oltre la residenza e abbracciando tutte le forme e i modi dell’abitare come student housing, co-living, social housing, senior living, luxury living.

Re-Living vuol dire progettare una proposta complessa e plurale che stabilisce un legame con la città, analizza la società - identificando target e tendenze -, lavora sulla tecnica, si completa di infiniti servizi. Soffermiamoci per un momento su ciascuno di questi elementi:

Legame con la città

La dimensione concreta del lavoro progettuale sull’abitare offre una riflessione ampia, che spazia dall’idea di città fino alla ricerca sulla distribuzione tipologico-spaziale dei singoli alloggi.

Analisi della società

Nell’abitare, il progetto è lo strumento per connettere la visione della filiera immobiliare agli utenti finali attraverso la profonda capacità di ascoltare e conoscere le persone, analizzarne i bisogni, le attese, i desideri di oggi e di domani. Per creare un progetto attrattivo, dedicato a un target reale, capace di generare qualità e reddito.

Servizi

Considerare i servizi parte della proposta abitativa implica un’ulteriore complessità che riguarda:

- gestori;

- organizzare le fasi pre e post gestione (creare una filiera);

- progettista (che deve tradurre in spazi i servizi);

L’obiettivo è offrire servizi ben calibrati, attenti alle esigenze in divenire, promotori di bellezza, equilibrio, sostenibilità. Perché è l’essere umano a essere sempre al centro del progetto nell’ottica di realizzare uno spazio su misura della persona che lo vivrà.

Tecnica

Il progetto deve essere basato su un’altissima competenza tecnica per elaborare tutte le soluzioni necessarie a ridurre i costi:

- Costi di esercizio | Consumi energetici e sostenibilità in senso ampio: edifici che riducono al minimo l’uso delle risorse, durante la costruzione e per tutta la loro durata. Progetti in grado di generare edifici adattivi: pronti ai cambiamenti di uso, nella struttura e nella tecnologia.

- Time to market | Accelerare la realizzazione del progetto per rispondere velocemente alle necessità del mercato, per esempio esempio tramite l’industrializzazione della cantierizzazione;

Concentriamoci per un momento sulle risposte abitative alle necessità emergenti:

Post Covid

Davvero le famiglie si orienteranno verso la soluzione “una stanza in più”? Oppure è necessario lavorare sulla flessibilità e chiederci: come possiamo espandere lo spazio senza aumentare i mq? Possibili risposte riguardano l’interno delle abitazioni: il disegno degli arredi (flessibili, versatili, trasformabili) e lo space planning, che hanno l’obiettivo di aumentare la capacità dello spazio di adattarsi alle necessità quotidiane di chi vi abita (come per esempio permettere contemporaneamente a due genitori di lavorare concentrati e a due ragazzi di seguire la didattica a distanza).

Le altre risposte riguardano l’esterno: considerare il quartiere come la naturale espansione dell’abitazione, così il giardino privato diventa il verde sotto casa e la stanza-ufficio la prenotiamo nel co-working di quartiere.

Altre ancora riguardano i nuovi modi di abitare, come il co-living, che risponde a una particolare domanda con capacità di investimento limitata (studenti) – ma non solo, c’è un desiderio crescente di smettere di “appartarsi”, siano singoli, coppie o famiglie, e iniziare a vivere davvero la comunità - e a una necessità crescente di socializzazione, irrinunciabile soprattutto in tempi di lockdown.

Possono essere tante le risposte, ma per adesso rimangono solo ipotesi. Scopriremo solo tra qualche tempo quali di queste risposte si concretizzeranno.

Un ruolo centrale giocheranno gli “attivatori” delle tendenze, come la mobilità: uno sviluppo del sistema trasportistico potrebbe attivare la domanda di abitazioni in periferia, con una stanza in più e più verde intorno, ma sempre connessi al centro città, pulsante, sociale, attrattivo, irrinunciabile.

Progettare l’abitare vuol dire progettare la città, perché è la città che si abita. O meglio, che dovremmo imparare ad abitare.

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March 23, 2021
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