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Data Centers of the future are here

Lo stretto rapporto tra architettura e cloud computing
10/5/2017
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ll mercato dei Data Center è in forte espansione e le opportunità legate al mondo dell’impresa da parte dei provider di servizi Data Center ne sono la dimostrazione.
La mole dei dati che ogni azienda dovrà progressivamente gestire è in crescita esponenziale così come la complessità dei sistemi di gestione preposti. Per ogni impresa si pone dunque una riflessione sulla impostazione della struttura organizzativa e di gestione dei dati secondo criteri di: accessibilità, disponibilità,stabilità e soprattutto sicurezza.

Fattori che hanno forti ripercussioni sui requisiti dei nuovi DC sempre più mission critical facilities (e quindi sulla loro progettazione, realizzazione, allestimento e gestione) e sui costi collegati.

I maggiori provider di servizi di Data Center sono ormai presenti anche in Italia e altri stanno arrivando: sta nascendo un mercato che prima non c’era e questo offre alle aziende la possibilità di scegliere se continuare a fare da sole o affidarsi a un fornitore di servizi specializzato. Questo fenomeno è riconducibile alla sentenza della Corte di giustizia dell’Unione Europea che ha dichiarato non più valido il Safe Harbor (Porto sicuro), l’accordo tra Unione Europa e Stati Uniti che consente alle imprese americane di conservare i dati personali degli utenti europei sia in territorio europeo che statunitense, attuandola direttiva Ue 95/46 sulla protezione dei dati personali.

Il Safe Harbor è stato utilizzato da più di 4.500 società americane prime tra tutte quelle legate al business di internet come Facebook e Google. Oltre a questi dati oggettivi, il trend sta cambiando anche in Italia a fronte dell’aumento del traffico dati con relativa variazione della loro fruizione (cloud, mobile), la digitalizzazione della pubblica amministrazione e la necessità sempre più sentita da parte delle aziende di portare in outsourcing i propri dati.

CAP DC Italia, brand del Gruppo Lombardini22, è pronta a rispondere con competenza e rapidità a tutti questi temi, per questo è consapevole che la sicurezza dei dati non dipende solamente dalle apparecchiature e dalle strategie di sicurezza informatica messe in campo, ma anche l’edificio riveste un ruolo imprescindibile per la corretta funzionalità, operatività e sicurezza del sistema. Sono moltissime le variabili da tenere in considerazione per costruire un Data Center sicuro per la protezione fisica delle macchine e quindi dei dati in esse immagazzinati. L’organizzazione interna deve essere chiara per spostare senza incidenti le costose apparecchiature che necessitano di temperature controllate, gli impianti devono garantire la continuità del servizio anche in caso di gravi danni ai diversi componenti dell’infrastruttura e garantire i servizi di manutenzione senza interruzioni di rete.

L’Uptime Istitute individua per questo una serie di requisiti che i Data Center devono avere per dimostrare la loro sostenibilità operativa. Gli standard sono basati su una classifica divisa in quattro livelli tra cui il più elevato è il TIER IV, con una disponibilità del servizio pari a 99.9% prevedendo un’architettura completamente ridondata a livello di circuiti elettrici, di raffreddamento e rete. Il mercato dei Data Center è in forte espansione e CAP DC Italia vuole intercettare i bisogni emergenti dei grandi player, indagando le prospettive di evoluzione di questo mercato, alla luce dello stretto rapporto tra architettura e cloud computing e del ruolo assolutamente strategico dei DC per il business.

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May 10, 2017
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May 10, 2017

Data Center

ll mercato dei Data Center è in forte espansione e le opportunità legate al mondo dell’impresa da parte dei provider di servizi Data Center ne sono la dimostrazione.
La mole dei dati che ogni azienda dovrà progressivamente gestire è in crescita esponenziale così come la complessità dei sistemi di gestione preposti. Per ogni impresa si pone dunque una riflessione sulla impostazione della struttura organizzativa e di gestione dei dati secondo criteri di: accessibilità, disponibilità,stabilità e soprattutto sicurezza.

Fattori che hanno forti ripercussioni sui requisiti dei nuovi DC sempre più mission critical facilities (e quindi sulla loro progettazione, realizzazione, allestimento e gestione) e sui costi collegati.

I maggiori provider di servizi di Data Center sono ormai presenti anche in Italia e altri stanno arrivando: sta nascendo un mercato che prima non c’era e questo offre alle aziende la possibilità di scegliere se continuare a fare da sole o affidarsi a un fornitore di servizi specializzato. Questo fenomeno è riconducibile alla sentenza della Corte di giustizia dell’Unione Europea che ha dichiarato non più valido il Safe Harbor (Porto sicuro), l’accordo tra Unione Europa e Stati Uniti che consente alle imprese americane di conservare i dati personali degli utenti europei sia in territorio europeo che statunitense, attuandola direttiva Ue 95/46 sulla protezione dei dati personali.

Il Safe Harbor è stato utilizzato da più di 4.500 società americane prime tra tutte quelle legate al business di internet come Facebook e Google. Oltre a questi dati oggettivi, il trend sta cambiando anche in Italia a fronte dell’aumento del traffico dati con relativa variazione della loro fruizione (cloud, mobile), la digitalizzazione della pubblica amministrazione e la necessità sempre più sentita da parte delle aziende di portare in outsourcing i propri dati.

CAP DC Italia, brand del Gruppo Lombardini22, è pronta a rispondere con competenza e rapidità a tutti questi temi, per questo è consapevole che la sicurezza dei dati non dipende solamente dalle apparecchiature e dalle strategie di sicurezza informatica messe in campo, ma anche l’edificio riveste un ruolo imprescindibile per la corretta funzionalità, operatività e sicurezza del sistema. Sono moltissime le variabili da tenere in considerazione per costruire un Data Center sicuro per la protezione fisica delle macchine e quindi dei dati in esse immagazzinati. L’organizzazione interna deve essere chiara per spostare senza incidenti le costose apparecchiature che necessitano di temperature controllate, gli impianti devono garantire la continuità del servizio anche in caso di gravi danni ai diversi componenti dell’infrastruttura e garantire i servizi di manutenzione senza interruzioni di rete.

L’Uptime Istitute individua per questo una serie di requisiti che i Data Center devono avere per dimostrare la loro sostenibilità operativa. Gli standard sono basati su una classifica divisa in quattro livelli tra cui il più elevato è il TIER IV, con una disponibilità del servizio pari a 99.9% prevedendo un’architettura completamente ridondata a livello di circuiti elettrici, di raffreddamento e rete. Il mercato dei Data Center è in forte espansione e CAP DC Italia vuole intercettare i bisogni emergenti dei grandi player, indagando le prospettive di evoluzione di questo mercato, alla luce dello stretto rapporto tra architettura e cloud computing e del ruolo assolutamente strategico dei DC per il business.

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May 10, 2017
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