15 anni insieme
Data Centers of the future are here
Si sono seduti intorno a un tavolo in Unplugged, la nostra meeting room più grande e più bella, con le sue grandi vetrate sul verde del Parco Baden Powell. La stanza dove tutto è cominciato nel 2007. Elda, Paolo, Franco, Alessandro, Adolfo, Marco e Roberto si sono guardati negli occhi ripercorrendo questi 15 anni insieme. Anni di grandi sfide, cambiamenti e tanto lavoro, ma sempre col sorriso sulle labbra.
Com’è cambiato in questi 15 anni il nostro modo di essere architetti e ingegneri?
Abbiamo avuto la fortuna di partire giovani e invecchiare insieme, e più ci conosciamo più in fretta facciamo le cose, perché cresce la sintonia. Quindi è cambiata la nostra velocità nei processi, come si sono evolute anche le tecnologie che li supportano. È cambiata tanto la dimensione: oggi abbiamo molti più progetti e persone. Per dare qualche numero, siamo partiti in 20 e siamo arrivati a quasi 400 collaboratori, e proprio ieri abbiamo aperto la commessa numero 3.378!
Con il tempo abbiamo migliorato anche la nostra capacità di metterci nei panni degli altri, quindi gli architetti sanno pensare da ingegneri, gli ingegneri da architetti, i manager pensano da partner… e l’amministrazione che si adatta a tutti. Il nostro gruppo di sette soci si sta allargando, abbiamo più capi business con grandi responsabilità, capi di funzione giovani che stanno iniziando. È un bel passaggio, necessario. Ci toccherà allargare la cucina per far spazio a tutti.
Ma ci piace ricordare anche quello che non è mai cambiato: ovvero la nostra volontà di lavorare insieme, un fondamento che ci accomuna e che continua a persistere. La nostra voglia di migliorare ogni giorno, di rifare le cose, di aggiungere specializzazioni alle nostre competenze. E soprattutto non è cambiata la nostra presenza sul mercato che è riconosciuta e sempre più importante. Questo ci dà grande forza.
Cosa abbiamo conosciuto in Lombardini22 che non conoscevamo prima?
Un tema importante è la durata. In questi 15 anni abbiamo realizzato quanto siamo riusciti a mettere insieme, oltre le nostre aspettative, mantenendo il fatto di venire a lavorare tutti i giorni. Un piccolo passo alla volta ci ha portato dove siamo, cosa che non immaginavamo prima di arrivare a una dimensione di questo livello e a un’importanza così all’interno del mercato italiano. È la forza dell’essere insieme, ci siamo resi conto che uno più uno non fa due ma fa sicuramente tre, tendente all’infinito.
Potenzialmente non c’è limite alle cose che possiamo fare.
Ma siamo stati bravi a mantenere il focus sulla progettazione, con le sue molteplici specializzazioni, in un mercato variegato come il nostro, dove a volte si vedono opportunità che vanno al di fuori del nostro business.
In questi anni non abbiamo mai avuto paura di accettare le sfide. Tutto quello che ci si propone, se è innovativo e ci fa crescere, non ci ferma. Ne discutiamo e se il progetto ci piace lo facciamo. Come è successo quando abbiamo deciso di fondare Lombardini22. Eravamo in 20 in questo grande spazio bianco con tantissime sedie. Ci siamo detti “Ragazzi forse abbiamo esagerato. Ma se falliamo, falliamo in grande”. Ancora oggi continuiamo a comprare sedie, ma per occuparle.
Ci siamo buttati anche con la Mesopotamia Milanese, l’Alleanza per la Generatività, La Fabbrica dell’Aria, i business dei Data e della neuroscienza… Abbiamo avuto il coraggio di provare.
E quindi per festeggiare i 15 anni di Lombardini22 abbiamo lanciato il tema “Coraggio e allegria”, due parole che pensiamo ci rappresentino. Siamo consapevoli che in un momento come questo parlare di allegria è un po’ stridente, ma per venire a lavorare tutti i giorni ci vuole anche quella.
Coraggio perché sì, siamo grandi, ma dobbiamo lanciare la palla un po’ più avanti in un mercato molto instabile che ci sta dando soddisfazioni e ci sta ponendo nuove sfide. Coraggio perché vediamo, soprattutto nei ragazzi giovani, un certo senso di crisi e inadeguatezza che va vinto buttandosi, cogliendo le opportunità. Siamo convinti che il lavoro aiuti moltissimo a sviluppare la propria personalità. E anche quando i cambiamenti sembrano lontani, un passo per volta ci si arriva.
E allegria perché siamo sempre stati allegri, le nostre feste sono sempre state importanti nel nostro settore, difficilmente se le dimenticano. Non ci siamo mai tirati indietro né con la crisi del 2008, né nel 2012, né con la pandemia del Covid, abbiamo festeggiato ogni volta che abbiamo avuto l’occasione per farlo.
L’allegria è parte del nostro modo di stare insieme, è il modo in cui facciamo le cose.
I nostri giovani professionisti riescono a portare entusiasmo e positività nel nostro ambiente di lavoro. Ci sono tante iniziative come il Running, Elle22, le MidWeek Madness, che aiutano questo spirito. E poi diciamocelo, facciamo un lavoro bellissimo: creiamo spazi dove le persone stanno bene. Pensiamo anche solo al nostro ingresso su via Lombardini22, con le piante e la scultura Vento nei Salici, un allestimento che trasmette gioia ed energia a chiunque passi di qui. Lo chiamiamo “effetto Lombardini22”.
Cos’è la cosa che non abbiamo ancora capito di Lombardini22?
C’è un casino bestiale, eppure funziona. Non riusciamo a capire perché ma funziona, e quindi tendiamo a mantenere le cose come sono. Cambiamo ma ragionevolmente, con una certa prudenza.
A volte ci chiediamo perché alcuni professionisti ci lascino, non capiamo cosa li spinge ad allontanarsi da un ambiente come il nostro. Però sappiamo che nella generatività c’è anche la fine, il lasciare andare. Accettiamo che chi entra in Lombardini22 sta facendo un percorso, e all’interno dei percorsi ci sono spinte per cui si cambia direzione. Noi siamo contenti di averli avuti con noi per un periodo e di vedere la loro crescita professionale nel futuro. Siamo felici di aver condiviso lo spirito del viaggio.
E parlando di viaggio non possiamo che pensare a dove siamo oggi. I 15 anni per noi non sono una meta ma una boa, vogliamo girarla almeno tre volte. È una regata in cui per ora siamo in testa, ma quello che sarà sarà. Tante cose abbiamo imparato e dobbiamo ancora imparare, l’importante è restare fedeli ai nostri principi.
Ed è bello essere arrivati fino a qui rimanendo noi stessi.
DI OGNUNO
Dal progetto DI OGNUNO (scopri di più sulla Reception di Ognuno), nato da un’iniziativa di HospitalityRiva in collaborazione con Lombardini22 con Village for all - V4A® Ospitalità Accessibile, nasce un documento digitale che accompagna in un viaggio nel mondo dell’ospitalità accessibile e della progettazione universale nel settore dell’accoglienza, alla ricerca di risposte e soluzioni per la creazione di spazi e servizi che rispondano alle esigenze DI OGNUNO.
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